La ricostruzione di Tor Bella Monaca arriva in aula. Mentre l'assemblea capitolina da mesi fatica a discutere le tante contestate delibere di urbanistica che, secondo le stime di Legambiente, porterebbero 100 milioni circa di metri cubi di cemento nella città, continuano ad aggiungersi i provvedimenti all'ordine del giorno, costringendo i consiglieri capitolini a un vero e proprio tour de force di fine consigliatura.
A sorpresa, infatti, l'assemblea capitolina aveva inserito nell'ordine del giorno di oggi il progetto di demolizione e ricostruzione del quartiere in un pacchetto di venti delibere che comprende la riqualificazione dell'ex deposito Atac “Vittoria” di piazza Bainsizza e la definizione dei piani di recupero di diciassette toponimi, le ex zone abusive della città.
SASSOLI - Oggi il candidato alle primarie di centrosinistra David Sassoli era a Tor Bella Monaca per presentare la sua proposta di riqualifazione, dopo aver ascoltato il progetto dell'architetto Sergio Bianchi e dei suoi collaboratori. "Piazze, servizi, zone pedonali, commerciali, verdi: questa è una città - ha detto Sassoli - Tutti gli interventi che faremo saranno indirizzati verso questo obiettivo: lavorare affinchè Roma diventi la città delle città". Secondo il candidato "sono anni che si parla di Tor Bella Monaca, e qual è stata la ricetta della destra? Quella di demolire. L'architetto Bianchi ci ha spiegato come invece possa essere riqualificata e potenziata. Abbiamo bisogno di interventi come questo per ristabilire un principio di uguaglianza tra i cittadini". "Dobbiamo ricucire il tessuto urbano, riempiendo dei pieni non andando oltre una linea di confine del territorio urbano per proteggere il territorio agricolo. Vogliamo che i cittadini di Tor Bella Monaca abitino in un pezzo di città: questa è la nostra scommessa". "Se poi pensiamo che ciò che è stato illustrato oggi - ha concluso Sassoli - è frutto della passione è un altro punto importante: questa città possiede competenze, professionalità che dobbiamo valorizzare".
"PROGETTO CON COSTI IMPRESENTABILI" - "La differenza tra il progetto dell'architetto Bianchi e quello dell'amministrazione Alemanno e' che il progetto presentato oggi si puo' fare, il progetto che andra' in aula no, ha dei costi impresentabili" ha detto il consigliere capitolino Pd, Dario Nanni.