Ormai manca poco. Anzi pochissimo. Domenica il “popolo” di centrosinistra deciderà quale sarà il suo candidato a sindaco e chi correrà per le presidenze dei 15 municipi, in vista delle amministrative del 26 e 27 maggio. La macchina organizzativa di Roma Bene Comune, la coalizione formata da Pd, Sel e Psi, è già partita da tempo. I gazebo cominciano ad essere montati in ogni quartiere della città e le sedi di partito si apprestano ad accogliere gli elettori.
OBIETTIVO PARTECIPAZIONE - Il sogno degli organizzatori sarebbe bissare il successo elettorale che hanno avuto le ultime edizioni delle primarie: quelle del 2009, per scegliere il segretario del partito, e quelle del novembre scorso che hanno eletto Pier Luigi Bersani candidato premier del centrosinistra. Un risultato che però sembra difficile da raggiungere un po’ perché i candidati non sembrano aver esercitato un enorme fascino sull’elettorato, un po’ perché le ultime due edizioni hanno avuto un seguito incredibile portando alle urne nel 2009 circa 180mila romani e in quelle del novembre scorso ben 230mila persone.
QUANDO SI VOTA - Seggi aperti domenica dalle 8 del mattino alle 20 di sera. Subito dopo partirà lo scrutinio: prima quello per il Campidoglio poi quello per i Municipi e i primi risultati dovrebbero arrivare già nella mattinata di lunedì. Sei i candidati in lizza per sfidare Gianni Alemanno: Gemma Azuni, Patrizia Prestipino, Paolo Gentiloni, Mattia Di Tommaso e i favoriti (almeno così indicati dagli osservatori più attenti) Ignazio Marino e David Sassoli. Sessanta, ma erano partiti da 101, invece i candidati alle presidenze dei 15 Municipi.
I SEGGI - Si potrà votare nei 240 seggi distribuiti in giro per Roma nelle piazze, nei circoli, nelle sedi di partito o in quelle delle associazioni che resteranno aperte tutta la giornata per ricevere gli elettori. Non un seggio a caso però, il riferimento è sempre il numero di sezione della scheda elettorale ufficiale. Per sapere con esattezza dove è il proprio seggio elettorale basta andare sul sito www.romabenecomune.it.
LE REGOLE - Questa volta poi le urne saranno aperte a tutti, bandite le regole e le iscrizione che tante polemiche avevano sollevato alle ultime primarie nazionali, potranno votare questa volta anche i cittadini stranieri con permesso di soggiorno e i ragazzi che abbiano compiuto 16 anni d’età. Semplificate al massimo le operazioni di voto: basta firmare la carta d’intenti del centrosinistra, pagare una quota di due euro, ed avere il documento di identità valido e, per chi la possiede, la tessera elettorale.