A qualche ora dall'inizio del voto dei cittadini romani di centrosinistra, che devono scegliere il loro candidato sindaco e i presidenti dei municipi, scoppia una polemica da parte di un candidato minisindaco. Si tratta di Carlo Maltese, che denuncia che questa mattina, all'improvviso, "Il Gazebo di Parco Kolbe, in via Casal dei Pazzi 94 (che doveva accogliere i votanti delle sezioni 0240, 0241, 0242, 0243, 0253, 0254, 0255, 0256, 0257, 0258, 0259, 0260), non esisteva più". Il candidato civico accusa senza mezzi termini gli stessi dirigenti di partito di aver "falsato" quest Primarie. Gli elettori, senza essere stati avvisati, si sono trovati a dover votare a 3 km di distanza, alla sede del Partito in via Spinoza.
"UN EPISODIO INCRESCIOSO" - “Si tratta di un episodio assolutamente grave e increscioso – ha commentato il candidato civico – Spostare un Gazebo annunciato sul sito di Roma Bene Comune, su quello del Partito, inserito su locandine e manifesti, senza neanche avvisare i candidati è assolutamente scorretto. A rischiare di più sono ovviamente io, candidato civico che non appartiene alle logiche di Partito, che avevo puntato gran parte della mia campagna su questa zona e questo Gazebo”. Intanto, questa mattina presto - prosegue la nota - il nome del Gazebo di via Casal dei Pazzi è stato rimosso dal sito del Pd e di Roma Bene Comune. Ma non da articoli di giornale, siti internet dei candidati, manifesti e locandine.
"UN PARTITO CHE CONTINUA A SCREDITARSI" - “Se ne assuma la responsabilità Micaela Campana, Deputata e responsabile organizzazione del PD Roma – continua Maltese – e con lei tutto un Partito che non sta facendo altro che screditarsi, giorno dopo giorno, a causa di giochetti come questo. Pensavo fosse possibile riuscire a cambiare qualcosa, ma con questo apparato così strutturato e scorretto non è possibile”.