Lo Tsunami tour dei movimenti per il diritto all'abitare arriva alla Regione Lazio. Tanti giovani, altrettante persone più in là con gli anni. Italiani soprattutto, ma anche molti migranti. Ragazzi e ragazze, e con loro, famiglie con bambini al seguito. Per le strade dell'Eur va di scena la protesta per l'emergenza casa. I movimenti di lotta per il diritto all'abitare, con insegne dell'Asia Usb al seguito, stanno marciando in corteo da largo Leonardo Da Vinci diretti al palazzo della giunta Regionale.
Al grido di "Occupiamo tutto" migliaia di manifestanti attraversano le strade scandendo i propri slogan. "Non si può pagare mille euro al mese, per questo le case ce le siamo prese", urlano a più riprese i manifestanti. "Riprendiamoci la città", recita lo striscione che apre il lungo serpentone. "Spunteremo come funghi", "Per abitare nella crisi. Fermare gli sfratti, gli aumenti degli affitti, le dismissioni, i mutui insostenivili e la truffa dell'housing sociale", si legge in altri a firma di Asia Usb. Tra i manifestanti anche il candidato sindaco Sandro Medici.
ALEMANNO A PREFETTO E QUESTORE: ATTIVARE IMMEDIATAMENTE SGOMBERI - Intanto il sindaco, Gianni Alemanno, ha scritto al prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro e al questore, Fulvio della Rocca, in merito alle occupazioni abusive avvenute negli ultimi giorni. Lo rende noto il Campidoglio. Questo il testo della missiva: "Come noto, nei giorni scorsi sono state effettuate da parte dei 'movimenti di lotta per il diritto all’abitazione' le occupazioni dei seguenti edifici pubblici: due immobili in Via Tiburtina (ex Atac), un immobile a Forte Tiburtino, un altro a San Basilio, alla Garbatella in Piazza Pericle, in Via Appia, in Via Chiodelli, al Collatino, in Piazza Ippolito Nievo e a Ponte di Nona nei nuovi complessi residenziali in Via Valentino Cerruti. Nel condannare fermamente tali illegali modalità di richiamare l’attenzione sulla questione dell’emergenza casa, sono a richiederVi un incontro urgentissimo, per individuare e concordare una soluzione a questo problema, al fine di ripristinare la legalità e ristabilire il rispetto delle regole con sgomberi immediati dei predetti immobili.
Ritengo, infatti, che affrontare la questione dell’emergenza abitativa attraverso l’occupazione degli immobili, non aiuta nessuno e soprattutto non tutela le fasce più deboli o più disagiate. Roma Capitale, che ha già messo in campo tutte le possibilità per reperire fondi per dare un nuovo impulso all’edilizia economica e popolare è disponibile, in modo serio ed equilibrato, ad affrontare tale delicatissima tematica e ad andare incontro alle legittime aspettative e necessità di coloro che non hanno un’abitazione, ma solo ed esclusivamente nel rispetto della legalità. E’ per questo motivo che ritengo opportuno un’autorevole azione congiunta interistituzionale, affinché, attraverso l’immediata attivazione degli sgomberi, si possa ristabilire la piena e legittima fruibilità dei pubblici immobili e si persegua il comune obiettivo di individuare le soluzioni più adeguate per prevenire e fronteggiare tali occupazioni che destano un elevato allarme sociale".