Sbattuta su un volantino a sua insaputa. Quando le fanno vedere la foto cade dalle nuvole e agli operatori sociali che lavorano nel "campo nomadi" di via Luigi Candoni dichiara: “Nessuno mi ha pagata, non ho mai detto di avere preso 10 euro”. Eppure è diventata in poco tempo il simbolo dei rom che hanno venduto il suo voto alle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, per via del volantino spuntato ieri sulla bacheca facebook di Marcello De Vito del M5S. Volantino che poi oggi è stato cancellato, anche dopo che l'associazione 21 luglio aveva chiesto espressamente a De Vito di rimuoverlo. "Inviterei uno che fa il candidato sindaco a essere responsabile - commenta il vicesindaco Belviso - Qui non stiamo giocando, qui si lavora. Quindi dovrà assumersi le sue responsabilità, anche davanti ai magistrati se la procura lo riterrà necessario, ai quali dovrà spiegare su quali prove si basano le sue affermazioni". Nel frattempo, intanto, la notizia è stata ripresa e continua a girare sui social network. E ora la signora sta pensando di denunciare il M5S per avere usato la sua foto in modo illegittimo. E intanto alcuni rom del campo di Candoni fanno sapere che domani depositeranno un esposto in procura contro la dirigente del Pd Cristiana Alicata.
L'ESPOSTO DI BELVISO - Una nuova polemica dopo le accuse di domenica della dirigente del Pd Cristiana Alicata che aveva parlato prima di file di rom sospette ai gazebo e poi di "voti comprati". Oggi il vicesindaco di Roma, Sveva Belviso, ha pèresentato "un esposto alla Procura della Repubblica dopo la gravissima denuncia presentata dalla signora Alicata" e chiedendo che si accerti immediatamente la fondatezza delle denunce mosse dal Movimento 5 Stelle".
M5S - Tra gli attivisti del movimento, però, regna la confusione. Alla domanda "Avete ricevuto testimonianze dirette di rom che vi hanno raccontato di essere stati pagati?", uno di loro risponde: "Sì, cioè, non io personalmente, ma qualcuno sì". E ancora: "Sulla bacheca di De Vito avete messo un volantino con delle accuse precise, concorda?" "Abbiamo riportato una notizia che era uscita sui giornali, comunque, non so, io ero fuori Roma". La conferma arriva poi dall’ufficio comunicazione del M5S di Roma: “No, non abbiamo ricevuto nessuna testimonianza diretta dai rom, ci siamo basati sulle notizie riportate dai giornali”. Che però non parlavano di 10 euro quale cifra pagata dal Pd, secondo quanto scritto sul volantino pubblicato De Vito. Che sul blog di Beppe Grillo si limita a dichiarare: "Le urne non si erano chiuse quando Cristina Alicata, della direzione regionale del Pd Lazio ha lanciato l'allarme per la insolita e massiccia presenza dei nomadi ai seggi per eleggere il candidato sindaco dei Pd, lasciando intendere che qualcuno dei concorrenti alla poltrona del Campidoglio potesse essere ricorso al voto di scambio". Resta il mistero dei 10 euro. Se gli attivisti del M5S dichiarano di non avere raccolto testimonianze dirette e nessun giornale ne ha parlato, l’unica ipotesi plausibile è che si sia lavorato di fantasia.