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Fdi al voto delle primarie, stile M5S§Alemanno: "Non è una minaccia"

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Sono nel clou le primarie cittadine di Fratelli d'Italia, la formazione di Meloni, La Russa e Crosetto, che per affrontare la corsa elettorale a Roma ha deciso di passare per la prova dei gazebo. Per tutta la città manifesti esortano a partecipare alla consultazione che, iniziata l'11 aprile scorso, si concluderà martedì 16. Recitano a caratteri cubitali "Decidi tu!", e le primarie sono aperte a tutti non solo agli iscritti. Cosa debbano decidere i cittadini, non è però ben chiaro: il candidato di tutto il centrodestra è il sindaco uscente Gianni Alemanno e nessun esponente di Fratelli d'Italia si è mai proposto, al di là delle insistenti voci di una discesa in campo di Giorgia Meloni come sfidante del Sindaco.
PRIMARIE, ISTRUZIONI PER L'USO... DA CHIEDERE AI CITTADINI - Per capire bene il contenuto della consultazione è necessario recarsi presso uno dei 37 gazebo, nelle sedi di Fdi o iscriversi alla consultazione online. Si scoprirà allora che il primo quesito a cui ci si trova davanti è "cosa devono fare Fratelli d'Italia e il centrodestra alle prossime elezioni amministrative?". Le risposte possibili sono tre, la prima "presentarsi in coalizione e sostenere la candidatura del Sindaco uscente", la seconda "concorrere separatamente con più candidature, tra le quali quella di Fratelli d'Italia, in tal caso quale nome vorresti?" o altrimenti "sostenere un candidato della società civile". Poi i cittadini sono invitati a indicare le loro priorità per i temi della campagna elettorale e a lasciare un idea "per una città migliore".COME IL MOVIMENTO 5 STELLE - C'é anche la possibilità, tramite un apposito format, di segnalare il proprio nome per la formazione delle liste al Comune e in tutti i municipi, i candidati dovranno anche inviare il loro curriculum. Proprio come accade nelle consultazioni dei 5 stelle. La registrazione online è rapida ed efficace, anche se permette a chiunque di iscriversi senza realmente autenticarsi, mentre ai gazebo è necessario registrarsi col proprio documento d'identità.IL VOTO DI ALEMANNO - Oggi a votare si è presentato anche Gianni Alemanno nel gazebo di via del Corso: "Ho sempre detto che le primarie sono un metodo giusto. Nel caso del centrodestra non c'era una candidatura alternativa a Roma diversa dalla mia, però io ho sempre dato la disponibilità a confrontarmi nelle primarie. Quindi non abbiamo organizzato le primarie di coalizione per l'assenza di un competitore. Ciò non toglie che tutte le iniziative prese anche dal singolo partito, di coinvolgimento e partecipazione popolare, siano assolutamente positive. Con questa iniziativa non vedo nulla di minaccioso per me ma solo un elemento di partecipazione in più che può dare più spinta a centrodestra". 
MOLLICONE: "DOBBIAMO PARTECIPARE AL CAMBIAMENTO" - Paese Sera ha interpellato Federico Mollicone, capogruppo di Fdi al Comune di Roma, passato con Andrea De Priamo nella nuova formazione: "Abbiamo fatto un partito perché nel Pdl non si erano fatte le primarie, quindi dovevamo chiamare il nostro popolo ad esprimersi a Roma, dando anche agli elettori del Pdl frustrati dalla mancanza di partecipazione di potersi esprimere. Sono tempi di grandi cambiamenti e dobbiamo cambiare la modalità di fare politica, aprirsi alla società e alle istanze di cambiamento". Mollicone, che in questi anni ha partecipato al governo di Gianni Alemanno come presidente della Commissione cultura, sport e politiche giovanile, dà un giudizio positivo di questi 5 anni, "in cui abbiamo governato in condizioni difficili per i tagli agli enti locali. Un giudizio positivo anche se non mancano alcune ombre, come il mancato cambio di passo al vertice di alcune importanti istituzioni culturali e non solo". Uno dei punti di forza della formazione della Meloni e una delle ragioni della rottura col Pdl è il tema della legalità e della corruzione. Di fatto la scissione "morbida" si annunciò lo scorso settembre quando proprio la Meloni invitava il segretario Alfano a "cacciare via a calci nei denti" i vari Fiorito presenti nel partito. Ma le inchieste e gli scandali che hanno coinvolto la giunta Alemanno non sembrano turbare Mollicone e Fratelli d'Italia.
"GIANNI E' UNO DI NOI" - Nei gazebi del II municipio tra Parioli e Trieste Salario, una delle roccheforti storiche della destra romana, i votanti (pochi a dir la verità), hanno opinioni diverse: se un giovanissima attivista ci dice "che sarebbe stato bello avere una donna della destra a guida della città, magari una con la grinta di Chiara Colosimo - ex consigliera regionale chiamata a guidare in aula il Pdl dopo lo scandalo Fiorito - Alemanno ha offuscato la nostra immagine tra parentopoli e gli altri scandali". Per due votanti di mezza età "Gianni è il nostro sindaco, anche se il Pdl di Berlusconi non ci piace più. Noi ci sentiamo ancora dell'Msi e non ce ne vergognamo mica. Gianni è uno di noi e in questi anni ha fatto tutto quello poteva fare, bisogna dargli ancora tempo per finire il lavoro iniziato".


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