Cosa resterà degli anni Novanta? Musicalmente parlando, una marea di movimenti, personaggi, episodi ed emozioni che hanno interessato e cambiato tutti noi. Nonostante le numerose storie, che di nome fanno grunge, brit-pop o trip-pop, quei classici evergreen capaci di rappresentare da soli un'epoca si contano sulle dita di una mano. E uno di questi è senz'altro il successo dei Massive Attack Teardrop, inclusa nell'album capolavoro Mezzanine. Era il 27 aprile 1998 quando la voce di Elisabeth Fraser, un video leggendario e un'ipnosi lunga 5 minuti e mezzo fecero capolino in radio e su Mtv, spostando non di poco l'asse della scena musicale.
LA RILETTURA DI UN BRANO DI CULTO - Un'epifania così significativa da essere ora celebrata, in occasione dei 15 anni dall'uscita, anche a casa nostra. A rileggerla ci pensano gli Unmask, dotata formazione attiva da 6 anni nella scena underground romana e italiana. Dopo l'ottimo riscontro di pubblico e critica dell'esordio Sophia told me nel 2010, è ora il momento del ritorno sottoforma di omaggio ai Massive. Un'idea, che come gli stessi Unmask spiegano a Paese Sera, ha un significato tutto particolare: "Rileggere un pezzo così distante dal nostro genere si è rivelato un modo per 'riflettere' sul nostro stile e sul nostro modo di comporre musica. Non c’è dubbio che con Teardrop i Massive Attack consegnarono alla storia un brano destinato a segnare l’immaginario collettivo degli anni ’90. Tutto in quel pezzo lascia il segno: l’arpeggio di chitarra, la straordinaria voce della Fraser, quell’incedere sinuoso e deciso della base ritmica, per non parlare del videoclip diretto da Walter Stern. Un brano cult senza tempo".
L'ICONA DEL BLACK FLOWER - Da queste considerazioni, l'idea della cover per i 15 anni: un'interpretazione che contamina di inedite influenze post-progressive le sonorità elettroniche di Del Naja & co. Ad accompagnare il brano, un videoclip (realizzato da Stefano Bagnoli e Tommaso Cassinis), ispirato proprio all’immagine-icona posta come copertina del singolo targato ‘98: il “black flower”, un fiore nero in grado di modificare la percezione di passato e presente della protagonista, interpretata da Francesca Veronica Sanzari, all’inseguimento di un petalo che porta con sé ricordi e persone passate. Un viaggio nel viaggio, che si intreccia con la biografia dei musicisti, come racconta Ignazio Iuppa, cantante degli Unmask: "Essendo stati 'consumatori seriali' di tutto quello che di interessante usciva nel periodo della nostra adolescenza, si può dire che i Massive Attack siano stati imprescindibili nella crescita musicale di ciascuno di noi. Per quanto mi riguarda, hanno rappresentato la porta d’ingresso per sonorità electro-ambient prima sconosciute. E anche se non in maniera diretta, nei momenti più ambient del nostro primo album si trovano approcci a là Massive Attack".
VERSO IL NUOVO DISCO - A tal proposito, viene da chiedersi se l'operazione "Teardrop" sia il preludio a un nuovo disco: "I brani che comporrano il nostro prossimo lavoro sono quasi ultimati - racconta l'Unmask - ma siamo in cerca di qualcuno che possa aiutarci, anche economicamente, per la produzione e la lavorazione. Le priorità attuali sono comunque la promozione di cover, videoclip e date live a Roma e in Italia". Sul filo della nostalgia, e con un occhio fiducioso al futuro, si raccolgono intanto consensi per l'operazione "Teardrop" firmata Unmask e preannunciata in una clip visibile a questo link: http://www.youtube.com/watch?v=eGFEg-ZOq3U