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Monte Mario, sgomberate baraccopoli§"Ma nessuna soluzione alloggiativa"

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Continuano gli sgomberi delle baraccopoli in città. Ma per i senza casa nessuna soluzione alloggiativa. Questa mattina il blitz del pronto intervento Centro Storico della polizia Roma Capitale in un parco cittadino e a ridosso dell’autostrada Roma l’Aquila. Dodici capanne demolite e undici persone di nazionalità romena identificate e allontanate. La comunità si era insediata in via Romeo Romei all’altezza di via Borsellino e Falcone nel parco di Monte Mario. All’operazione hanno partecipato anche i guardiaparco di RomaNatura. Eseguiti altri due interventi di sgombero, il primo sulla via Palmiro Togliatti, nell'area verde adiacente la rampa di accesso dell’A24 in direzione G.R.A., dove sono state abbattute nove baracche occupate da venticinque persone di nazionalità romena. Il secondo nell'area verde nei pressi di via Salviati, dove si è proceduto alla rimozione di sei baracche occupate da diciotto persone. "I mezzi impiegati nelle bonifiche sono stati forniti da società i cui cantieri, limitrofi alle zone occupate, negli ultimi tempi erano stati oggetto di furti e danneggiamenti" si legge in una nota.

"Nei giorni scorsi avevo denunciato il terribile stato di degrado del parco cittadino di Monte Mario, apprendo con grande soddisfazione che oggi si sono effettuati gli inteventi di sgombero da parte delle autorita'competenti" commenta il consigliere comunale Fabio Sabbatani Schiuma componente dell'esecutivo romano del Pdl.

PECIOLA (SEL): SUPERARE CULTURA EMERGENZIALISTA  - "Ancora una volta le famiglie sono state allontanate, senza che l’amministrazione si sia preoccupata di fornire una soluzione alloggiativa alternativa" dichiara in una nota Gianluca Peciola, coordinamento Sel Area Metropolitana di Roma. "Come accade sempre in questi casi, le famiglie sgomberate, a cui il Comune non è riuscito a fornire assistenza, torneranno a occupare quegli stessi insediamenti o a formarne dei nuovi in condizioni di sicurezza e igienico sanitarie precarie. Si tratta, come al solito, di un improvvisato intervento propagandistico a fini elettorali - aggiunge Peciola - Alemanno aveva promesso la chiusura di tutti i circa 200 insediamenti abusivi esistenti a Roma. Dopo cinque di amministrazione di centro destra, a quanto ci risulta, gli accampamenti abusivi sono addirittura raddoppiati. Bisogna superare la cultura emergenzialista e avviare progetti di integrazione e di inclusione sociale, dando alle famiglie rom e straniere un alloggio dignitoso, superare paradigma dei villaggi attrezzati, e rafforzare percorsi di formazione e lavoro”.


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