Come ogni anno, sboccia la primavera della Resistenza romana. Come ogni anno, sboccia il 17 aprile. Nel giorno, indimenticato e indimenticabile, dell’anniversario del rastrellamento nazifascista del Quadraro. A distanza di 69 anni, il ricordo di quel giorno è ancora vivo. Tanto nel quartiere, ben fiero d’esser stato un “nido di vespe” partigiane, quanto nella città.
GLI APPUNTAMENTI - Tenere vivo il ricordo del sacrificio dei 947 deportati del Quadraro (di cui solo la metà fece ritorno dai campi di concentramento in Germania e Polonia) attraverso l’arte e la memoria. Stamattina è stata deposta una corona nel Parco dei Quintili alla presenza di Sandro Medici e Giammarco Palmieri, presidenti del municipio X e VI e del delegato alla sicurezza del Comune Giorgio Ciardi. Ieri al Teatro Valle occupato è andato in scena "Nido di Vespe" - Quadraro aprile '44. Stasera l'officina culturale via Libera, sempre alle 20.30, propone lo spettacolo "La memoria è un ingranaggio collettivo" parole, immagini, musica, emozioni. Ospiti e testimonianze speciali lungo il filo rosso della memoria condivisa, dal 17 Aprile 1944 fino ad oggi. Alle 22.30 invece "La resistenza attraversa il Quadraro": parte dal teatro di Via Diana la fiaccolata per il Giardino dei Ciliegi.
CINEMA PALAZZO E SPARTACO - Anche San Lorenzo si unisce alla commemorazione. Il centro sociale Spartaco e il Cinema Palazzo presentano una due giorni (19 e 20 aprile) del Festival di Storia – Nuovo Cinema Palazzo, in piazza dei Sanniti, in occasione della settimana “Q44. La primavera della Resistenza romana” organizzata dai municipi ex VI ed ex X. In programma la proiezione di un documentario, una rappresentazione teatrale, la presentazione di due volumi di carattere storico con gli autori e una mostra del libro storico-sociale. Qui il programma. E sempre lo Spartaco domani alle 11,30 deporrà una targa in via del Quadraro angolo con Via Tuscolana: "Sarà un’occasione per ricordare quanti, con vivo senso patriottico, hanno messo a rischio la propria vita, in molti casi perdendola e per celebrare, ancora una volta, un quartiere storico che grande ruolo ha rivestito durante il conflitto. Fra questi spicca il nome di Anselmo Fadda, detto il fantino, un giovane di 22 anni che arrestato davanti la chiesa di San Maria del Buon Consiglio il 10 settembre dopo uno scontro a fuoco con i tedeschi, fu interrogato e poi fucilato nel cortile di casa a Cecafumo (Quadraro). Anselmo Fadda è il primo partigiano del Quadraro a cadere per mezzo di un plotone d'esecuzione".