Un debutto impegnativo. Con le dimissioni da deputato di Massimiliano Smeriglio, neo vice presidente della Regione Lazio, da ieri l'ex consigliere regionale Filiberto Zaratti entra alla Camera. come primo dei non eletti nelle file di Sel. Un roccapriorese doc che va a Montecitorio per eleggere il capo dello Stato che sarà il successore di Giorgio Napolitano.
LE URGENZE - "Senza dubbio un inizio di mandato molto importante - dice Zaratti - ma al di la di questo spero di poter continuare a fare ciò che ho già fatto da assessore e consigliere, lavorare per il territorio". La legislatura però stenta a decollare con un governo che non c'è e l'accordo tra Pd e Pdl su Franco Marini al Quirinale spacca il centrosinistra. "Il Paese ha bisogno ed ugenza di essere governato, questo è evidente ma ha anche bisogno di una rottura con le vecchie logiche politiche. Questo ci chiedono gli italiani".
L'IMPEGNO PER I CASTELLI ROMANI - Il Governo dovrà accogliere fino in fondo l'istanza di rinnovamento che la gente chiede ed occuparsi dei problemi che riguardano gli italiani: il lavoro soprattutto e l'attenzione principale per le classi meno abbienti. Senza perdere d'occhio, però, la tenuta del cosiddetto ceto medio che da sempre rappresenta l'asse portante della nostra nazione". Si parte come detto, dalPresidente della Repubblica. "Lui per primo - dice Zaratti - dovrà essere il rappresentante di questo cambiamento. Difficile ora fare nomi, ma insomma credo che ci sia lo spazio per lavorare in questa direzione". "Il mio compito - conclude il neo onorevole - è quello di portare in Parlamento le istanze della comunità, del territorio castellano in primo luogo. Insieme ad Ileana Piazzoni faremo del nostro meglio per i Castelli romani conosciamo molto bene criticità e ricchezze del nostro territorio".