La Street art romana in tasca. Con un formato più che maneggevole - in linea con una forma d'arte che chiede dinamismo e leggerezza - il libro "Street Art Stories. Roma", della statunitense Jessica Stewart - presentato il 19 aprile presso Mondo Bizzarro Gallery - raccoglie gli scatti che la fotografa, ormai romana adottiva, trasferita nella Capitale da diversi anni - ha realizzato dal 2009. "Il lavoro - ha detto l'autrice a Paese Sera - è animato dal desiderio di dare uno sguardo diverso, non convenzionale, sulla città e sulla street art capitolina".
GLI SCATTI - Veri e propri reportage sulla creatività urbana: la collezione di scatti della Stewart ha principalmente un valore di documentazione sull'evoluzione di una forma d'arte piena di spunti e di colori, che vive nella città e della città si fa insieme interprete e interlocutorice attiva. Perché lo sguardo ordinario - anche quello più distratto - è sempre chiamato in causa. Perché le cornici - come d'altra parte le accademie - sono cose da sfidare con estro e gusto della sperimentazione. E perché la libera creatività integrata nel tessuto urbano rende più vitali i quartieri più centrali come quelli più periferici. Pigneto, Garbatella o San Lorenzo sono infatti ugualmente appetibili, per un artista di strada desideroso di lasciare il suo segno artistico in qualche angolo della Capitale. "All'inizio a Roma la street art è partita come un fenomeno underground - ci ricorda la Stewart - ma negli anni, grazie al lavoro di molti artisti, si è andata sempre di più affermando. Fino ad essere istituzionalizzata grazie a gallery e spazi specializzati, specie negli ultimi anni". Insomma, il patentino dell'"ufficialità" sta ormai innalzando la street art, espressione "illegale" di un manipolo di temerari del colore, agli onori della cultura, e non del semplice costume. "Spero che con questo libro - ha auspicato questa 'americana a Roma' così attenta osservatrice - la gente si incuriosisca sugli artisti che lì sono rappresentati e capisca come ci sia anche un altro modo di vivere una città come Roma».
ROMEPHOTOBLOG - L'obiettivo della Stewart non riprende l'artista 'messo in posa', ma nel suo atto creativo, spesso fresco e ironico, a tratti persino sovversivo. «Ancora la street art a Roma non è riconosciuta come lo è a Londra, New York o Parigi - puntualizza - Ma comunque negli ultimi anni c'è stato un grande passo avanti". Fa comunque riflettere che la sensibilità di documentare la street art nostrana venga da una fotografa d'oltreoceano, nata nel Massachusetts e trasferita a Roma nel 2005 (complice una forte passione per l'arte del rinascimento e del barocco). Che peraltro è da anni che ha anche un blog - RomePhotoBlog - dove è possibile vedere molte delle foto scattate in questi anni. Il libro - 128 pp, costo 14 euro - è un vero e proprio omaggio alla Capitale, una guida "sui generis" sulle tracce della Città Eterna, vista attraverso la forma d'arte più labile ed estemporanea che c'è.