Scoppia la polemica sul divieto di accesso dei bus a San Pietro in occasione, oggi, dell’udienza generale di papa Francesco. "Senza preavviso, senza aver organizzato alcun piano alternativo, il Comune ha chiuso al transito dei bus turistici, da un giorno all'altro, l'intera area all'interno delle Mura Aureliane e intorno alla Città del Vaticano”. Non ci sta proprio l’Anav, l'associazione che rappresenta le aziende di noleggio bus, alla scelta voluta da Alemanno. E attacca: “Soltanto 300 'fortunati' (i primi bus a prenotarsi) potranno accedere: se si considera che quotidianamente sono più di ventimila i soli visitatori della Cappella Sistina, è facile capire che i conti non tornano”.
L'ANAV - Tuttavia, se la decisione del Comune di alleggerire la mobilità in occasioni eccezionali è senz'altro legittima, “assai meno legittimo non avere avuto alcuna considerazione delle migliaia di turisti che avevano da tempo prenotato il viaggio a Roma, e insieme delle aziende di bus turistici, già strangolate da sempre nuove tasse e aumenti in un momento difficilissimo per il settore, che ora dovranno annullare i viaggi programmati".
"NESSUN LIMITE PER LE VETTURE" - I noleggiatori, inoltre, ritengono la decisione dell'amministrazione romana anche poco razionale: “Visto che, mentre si fermano i bus, non è stato posto alcun limite alle vetture: ogni studio sulla mobilità urbana suggerisce progetti opposti, visto che il trasporto su bus permette di alleggerire in modo consistente la circolazione stradale”. Per tutto ciò il presidente Anav, Nicola Biscotti, in una lettera indirizzata al sindaco Alemanno e all'assessore alla Mobilità, “ha denunciato l'insostenibilità di decisioni prese senza alcun confronto con la categoria e senza efficace programmazione".
LA RIUNIONE - La decisione di blindare al traffico dei bus turistici le aree intorno al Vaticano è stata presa, l’altro ieri, dal gabinetto del sindaco Alemanno, "per garantire un afflusso regolare di fedeli a San Pietro e ridurre al minimo le criticità alla circolazione nella Capitale, il tetto massimo di permessi rilasciati ai bus turistici tipo B Ztl 1 sarà di 300, si legge nella nota dell’Agenzia per la mobilità. Ma ulteriori permessi si potevano però richiedere per il tipo A Ztl2 (tra il Gra e le Mura Aureliane) così da utilizzare i numerosi parcheggi di scambio e utilizzare metropolitane e bus per raggiungere le zone del Centro storico e di San Pietro. Ma evidentemente ciò non ha soddisfatto le esigenze degli operatori del settore.