Un via libera in tempi brevi. Perché l’obiettivo è chiudere la partita entro il 30 aprile. Oggi la commissione Bilancio della Regione ha dato l’ok alla legge finanziaria. Ora la palla passa all'assemblea della Pisana, che venerdì inizierà le sedute per l’approvazione definitiva. E scongiurare l’esercizio provvisorio. Tutto mentre il Tar giudica inammissibile il ricorso di radicali e socialisti sulle elezioni convocate per un consiglio di 50 eletti, senza passare per la modifica dello statuto.
GLI ARTICOLI - La legge (PL n. 8/2013) è composta da 12 articoli; 9 gli emendamenti, sia di maggioranza che di opposizione, che ricevono il sì. Due sole, invece, le proposte di modifica al 'Bilancio di previsione della regione Lazio per l'esercizio finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015'' (PL 10/2013). Mentre sono 34 quelle presentate dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle, ma rigettate perché “tecnicamente inammissibili”. Il motivo? “Volti a tagliare spese su alcuni capitoli di bilancio, mentre le nuove regole sull’armonizzazione dei bilanci delle regioni non prevedono che il consiglio entri nel merito a livello di capitoli di spesa”, spiega l'assessore Alessandra Sartore.
IL PRESIDENTE - Soddisfatto il presidente della commissione, Mauro Buschini (Pd), che sottolinea il “buon segnale ai cittadini del Lazio anche per la tempistica”. E ricorda lo “sforzo fatto per dare una risposta rapida alle esigenze di imprese e lavoratori”. Anche la manovra di previsione sarà all’ordine del giorno della seduta di venerdì. Diverso invece il percorso previsto per il pacchetto di misure sul contenimento della spesa (PL 9/2013) che arriverà nella IV commissione solo il 6 maggio, come era stato richiesto dall'opposizione.
5STELLE - Provvedimenti che per i Cinquestelle “mostrano gravi profili di incostituzionalità e dietro la facciata di una minima riduzione degli stipendi aumentano i costi complessivi della giunta”. Per tutti però l’importante è rispettare la scadenza dell'approvazione entro la fine del mese di Finanziaria e Bilancio, che consentirà alla Regione di ottenere i fondi messi a disposizione dal governo per i crediti vantati dalle imprese.
I RICORSI AL TAR - Sono stati invece dichiarati “inammissibili” dal giudice amministrativo i ricorsi contro il decreto con il quale l'ex governatrice Renata Polverini fissava il numero dei consiglieri in 50 più il presidente. “Per ora non cambia nulla e le elezioni regionali sono sempre sotto la spada di Damocle”, commenta l’avvocato Giovanni Pesce, legale di alcuni dei ricorrenti. Perché? “L'atto non è tra quelli impugnabili subito né con rito elettorale né con rito ordinario”, spiega Pesce. Il 24 ottobre ci sarà l’udienza sulla proclamazione eletti. Per non farsi trovare impreparata la Pisana, nelle scorse settimane, ha approvato lo statuto con il taglio dei consiglieri. Proprio per neutralizzare una sentenza sfavorevole, che alla fine non è arrivata.