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Blitz di Ignazio Marino all'Atac§"Qui solo fallimenti infiniti"

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Una visita informale per constatare da vicino le condizioni della più discussa fra le aziende municipalizzate che ruotano attorno al Comune, l'Atac. A poche ore dall'ultimo consiglio di amministrazione sotto la giunta Alemanno, che potrebbe distribuire l'ennesima pioggia di premi produzione ai manager,  il candidato sindaco del centrosinistra,  Ignazio Marino, ha incontrato i lavoratori di Atac, presso gli uffici di via Prenestina, quartier generale dell'azienda di trasporti capitolina.

LA PROMESSA - Massima importanza al merito, ma soprattutto un cambio di passo rispetto  alle gestioni degli ultimi 5 anni che, secondo il candidato del centrosinistra, hanno prodotto esclusivamente “fallimenti infiniti”. Da parentopoli, agli assegni ad personam, l'elenco degli scandali che hanno travolto l'azienda di trasporti capitolina è lungo e i lavoratori non mancano di ricordarlo.  “Dal 28 maggio non ci saranno  più consiglieri di amministrazione incompetenti – promette l'ex senatore -  ma manager scelti sulla base del merito e della conoscenza. Servono persone che siano competenti in materia di mobilità”.  Non manca un accenno all'imminente consiglio di amministrazione.  “Con i due milioni che daranno in premio ai dirigenti  si potrebbero assumere 60 autisti. Ho visto le loro buste paga,  la media di ferie non fruite è di 72 giorni, se questi lavoratori dovessero prendere le ferie che gli spettano ci ritroveremmo senza bus”.

L'INCONTRO CON DIACETTI - A sorpresa, durante la visita alle officine,  anche l'amministratore delegato dell'azienda, Roberto Diacetti, ha portato il suo saluto all'esponente Pd. “Non sapevamo venisse, se lei diventerà sindaco dovrà prendere decisioni importanti per Atac. Qui ci sono troppi amministrativi e pochi autisti". Per l'attuale ad, nominato solo sei mesi fa, il tema più importante riguarda le valorizzazioni immobiliari, senza le quali sarà impossibile risanare l'ingente debito dell'azienda l'azienda.

"Per questioni di equilibri politici – ricorda Diacetti - il comune non è riuscito ad approvare la delibera sulle varianti urbanistiche, necessaria alle valorizzazioni. Solo quella valeva 350 milioni di euro, di cui 80 provenienti esclusivamente dall'ex deposito di piazza Bainsizza". Marino è sicuro: “Le valorizzazioni sono necessarie”. Il suo partito, però, il giorno della discussione della delibera, lo scorso 10 aprile, si mostrò fortemente contrario all'intera operazione.

IL CDA DI DOMANI - Gli occhi ora sono tutti puntati su domani, quando l'ultimo Cda sotto la giunta Alemanno  potrebbe regalare l'ennesima “sorpresa”.  In una nota congiunta le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporti esprimono tutte le loro perplessità . “Domani il cda di Atac sarà impegnato nella nomina dei componenti del consiglio di amministrazione e nella determinazione di altri dispendiosi premi e riconoscimenti. Preferiremmo che il cda  desse priorità alla soluzione dei tanti problemi che soffocano la nostra città sul piano della mobilità dei cittadini. Non possiamo accettare che il piano industriale, a un anno e mezzo dalla firma, sia ancora non applicato e giacente in un cassetto dimenticato dall’intera amministrazione. Vorremmo parlare del rilancio del trasporto pubblico locale nella Capitale d’Italia. Rilancio necessario alla vivibilità, all’ambiente, al decoro e per un livello di civiltà degno di Roma".


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