Francesco Vito Polcaro da due anni è il presidente dell'Anpi di Roma e Provincia, subentrato allo storico comandante partigiano Massimo Rendina. E' lui a illustrare a Paese Sera lo stato di salute dell'associazione, del 25 aprile e di Roma. "Questi sono stati due anni pieni di soddisfazioni, ma anche intensi e difficili, l'Anpi si trova in un momento particolare della sua storia, si sta compiendo il passaggio dall'associazione storica, fatta di partigiani che aveva anche un carattere reducistico, a una nuova Anpi dove si sta, per ovvi motivi generazionali compiendo un completo rinnovamento degli iscritti e del gruppo dirigente. Questi fisiologici cambiamenti impongono però anche di ripensare scopo e attività dell'Anpi, che, a mio avviso, non può essere né un'associazione politica e sociale come tante altre, né il simulacro museale della memoria. Il nostro obbiettivo deve essere invece far vivere al presente le ragioni e i valori della guerra partigiana e della Costituzioni, stare in bilico tra passato e memoria, e il presente e le sue sfide"
Insomma, senza memoria non c'è futuro. Anche quest'anno in piazza il 25 aprile sessantotto anni dopo, come si svolgerà quest'anno la manifestazione?
"Il 'format' è lo stesso dello scorso anno con un corteo che partirà dall'Arco di Costantino e arriverà Porta San Paolo. In testa sfileranno i partigiani con le loro bandiere e medaglieri, dopo le associazioni della memoria e dei deportati, a seguire la società civile, forze politiche e sindacali. Speriamo che sarà come sempre una gran manifestazione di popolo e della democrazia."
Avete già fatto sapere che non è gradita però la presenza del sindaco Alemanno...
"La porta è aperta a tutti i sinceri democratici, che siano o meno nelle istituzioni, e l'Anpi di sicuro non caccia nessuno però non ci si può improvvisare antifascisti per un giorno, non si può finanziare CasaPound per cinque anni con i soldi pubblici e poi pensare che la presenza al 25 aprile sia coerente. Il sindaco l'anno scorso ha deciso di non venire, secondo me ha fatto bene".
Roma andrà al voto tra un mese. Cosa chiede l'Anpi al futuro sindaco e alle istituzioni della città?
"L'amministrazione di una città come Roma deve essere aperta e trasparente, rispettare i dettami costituzionali. Bisogna poi smettere di far arrivare fondi ai gruppi neofascisti e le istituzioni devono aiutare la società civile a vigilare su fenomeni gravi come il razzismo, l'omofobia e l'antisemitismo, prevenendoli nella società prima che diventino casi di cronaca quando sfociano in atti violenti o sensazionali".