I buoni propositi rischiano di restare solo sulla carta. Nonostante l’invito a “fare presto” per evitare l’esercizio provvisorio e dare ossigeno alle casse delle piccole e medie imprese; gli oltre mille emendamenti alla legge di bilancio, presentati oggi dalle opposizioni prima del consiglio regionale, potrebbero bloccare l’approvazione entro il 28 aprile, ultima data utile per la pubblicazione di martedì prossimo sul Burl. La maratona è iniziata nel primo pomeriggio e continuerà domani.
L'ASSESSORE - I numeri li spiega l’assessora Sartore, che sottolinea come “la maggior parte dei provvedimenti è frutto di quanto approvato dalla precedente giunta” dell’ex governatrice Polverini. Se qualcosa non va, i colpevoli sono altrove. La priorità sono “i debiti pregressi”. Che, per la Sartore, rappresentano un “bisogno estremo” e gonfiano il disavanzo fino a 11 miliardi di euro. La Corte dei conti certifica un’emorragia di liquidità da curare grazie “al decreto legge 35/2013 del governo nazionale”: 8 miliardi arriveranno subito (14 il prossimo anno) da dividere con le altre Regioni.
In molti bussano alle porte della Pisana: dagli operatori della sanità a quelli commerciali. Tra questi anche il Campidoglio che, come gli altri Comuni, è in apnea per il taglio dei trasferimenti statali. I soldi sul piatto per il 2013 sono 36 miliardi per le competenze, tra entrate e uscite, e 47 in termini di cassa. Nei due anni successivi scenderanno a 18. Per questo l’assessora al Bilancio spera “che quest’aula sappia di trovarsi a uno snodo importante della vita amministrativa della Regione”.
OSTRUZIONISMO - Un invito ad approvare in fretta la legge finanziaria disatteso però dagli oltre mille emendamenti presentati dalle opposizioni: 900 arrivano dal Pdl, che si vendica dell’ostruzionismo dei democratici in Campidoglio, quando nei mesi scorsi sul bilancio comunale presentarono oltre 20 mila modifiche. Altri 20 sono dei Cinquestelle, che martedì si erano visti bocciare dall'ufficio di presidenza 34 provvedimenti: tutti relativi ai capitoli di spesa. I portavoce del MoVimento hanno “spulciato i capitoli nel dettaglio” e sono convinti che c’è ancora spazio per il “recupero di spese esagerate e non adatte al momento di crisi”.
5STELLE - “Abbiamo spostato uscite – spiega il capogruppo Davide Barillari – su voci più urgenti come sanità e istruzioni. Non un mare di emendamenti, ma un lavoro puntuale”. Sottolineando che il punto di incontro con la maggioranza di centrosinistra si trova solo “se i contenuti sono a vantaggio dei cittadini”. Il modello Sicilia, M5s con sostegno variabile a Crocetta, è già naufragato. Quello del Lazio non è ancora contemplato: “Vedremo se le nostre proposte sui costi del Consiglio regionale (scesi da 11 milioni a 500 mila euro, ndr) saranno bocciate solo perché avanzate da noi”, aggiunge Barillari.
I TAGLI - La volontà di tagliare però c’è. Lo dimostra la stretta sulle auto blu delle Asl, chiesta a gran voce del governatore Zingaretti. La riduzione proposta in giunta “sull’utilizzo delle automobili di servizio deve valere anche per il managment delle aziende sanitarie. Ridurre i privilegi è un atto dovuto”, spiega il presidente del Lazio. E da oggi parte il censimento del parco macchine. Per una sforbiciata da aggiungere a quella dei veicoli della Pisana, che, secondo il presidente del consiglio regionale Leodori, garantiscono un risparmio di oltre 600mila euro.
La preoccupazione è però un’altra. Sempre nel campo sanitario, ma riguarda i ticket. L’ennesimo raddoppio è previsto per l’inizio del 2014. La Regione su questo ha le mani legate e Zingaretti lancia un appello al governo per evitare l’ennesima mazzata sui bilanci delle famiglie. In attesa di chiudere quello della Pisana.