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World Press Photo, da Gaza a Roma§Un anno di storie per immagini

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Ogni scatto il racconto di una storia, che spesso viene da lontano, anzi da lontanissimo. Un gruppo di bambini ordinatamente seduti in una scuola pubblica nata - più o meno spontaneamente - sotto il ponte di una metro a Nuova Dehli. In Iran, invece, una mamma 29enne e sua figlia di 3 anni, in una serie di quattro immagini, hanno il volto pesantemente sfigurato dall'acido, versato dal marito (e padre) mentre dormivano, per vendicarsi della richiesta di divorzio di lei, esasperata dalle botte. Cadaveri di bambini a Gaza e gambe che spuntano sotto un tavolo da biliardo, tra pozze di sangue, dopo una sparatoria in un locale in Honduras. E poi anche la periferia romana, dove alcune prostitute si riposano su un materasso in mezzo al prato, o dove una donna cura amorevolmente il marito malato di Alzheimer. Storie spesso scioccanti e immagini di grandissimo impatto che vengono da ogni angolo del mondo sono raccolte dal 4 al 26 maggio al Museo di Roma in Trastevere, dove è in programma la mostra World Press Photo 2013. Che riunisce in un unico luogo - con un allestimento, per la verità, povero - gli scatti realizzati da 54 fotografi di 32 diverse nazionalità, scelti tra 103.481 foto inviate da 5.666 fotografi.

BAMBINI CADAVERI A GAZA, LA FOTO DELL'ANNO E' DI PAUL HANSEN - Ogni anno, da 56 anni, una giuria indipendente, formata da esperti internazionali, è chiamata a esprimersi su migliaia di domande di partecipazione provenienti da tutto il mondo, inviate alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. E a decretare i vincitori di un premio che è ormai tra i più importanti riconoscimenti nell’ambito del Fotogiornalismo e permette al pubblico di osservare le immagini più belle e rappresentative che, per un anno intero, hanno accompagnato, documentato e illustrato gli avvenimenti del nostro tempo sui giornali di tutto il mondo. Anche quest’anno la giuria ha diviso i lavori in nove diverse categorie: Spot News, Notizie Generali, Storie d’attualità, Vita quotidiana, Volti. Ritratti in presa diretta, Volti. Ritratti in posa, Natura, Sport (Sport in azione e Sport in primo piano). Tra tutte, la foto dell'anno 2012 è quella dello svedese Paul Hansen: un'immagine davvero difficile da sopportare, che coniuga la precisione di uno sguardo con la crudezza di un momento a cui nessuno vorrebbe assistere. L’immagine mostra un gruppo di uomini lungo una strada della città di Gaza che trasporta i cadaveri di due bambini verso una moschea per la cerimonia di sepoltura. Suhaib Hijazi, di due anni, e il suo fratello maggiore Muhammad che stava per compierne quattro, sono rimati uccisi nel crollo della loro casa colpita da un missile israeliano, a Gaza, il 20 novembre 2012. Anche il padre Fouad è rimasto ucciso, il suo corpo li segue su una barella, mentre la madre è ricoverata in rianimazione. Gli uomini ritratti nella fotografia sono i fratelli di Fouad.

SEI FOTOGRAFI ITALIANI - Ci sono sei fotografi italiani tra i premiati di quest'anno: Fabio Buciarelli, Vittore Buzzi, Paolo Patrizi, Paolo Pellegrin, Fausto Podavini e Alessio Romenzi. La World Press Photo Foundation, nata nel 1955, è un'istituzione internazionale indipendente per il fotogiornalismo senza fini di lucro.


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