La guerra dei sondaggi. A poco più di tre settimane dal voto per eleggere il nuovo sindaco, inizia la battaglia sui numeri e sugli indici di gradimento. E se diverse sono le percentuali dei diversi studi, la certezza è una: per scegliere il successore di Alemanno non basterà il primo turno. Tutti con gli occhi puntati al 9 e 10 giugno, con la previsione di molti che ad arrivare al ballottaggio saranno il primo cittadino uscente e il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino.
MARINO FAVORITO DAI SONDAGGI - Il senatore democratico, dimissionario da palazzo Madama, sembra essere il favorito con il 34,8%. Il federatore del centrodestra gli sta con il fiato sul collo, staccato di 5 punti. Questi i dati di Spincon, che ha interpellato più di mille romani (tra il 24 e il 28 aprile) per il sito Romapost. Nessuno dei due supera la soglia della maggioranza assoluta, a 23 giorni dalle amministrative. Ipotesi esclusa anche da Swg, che dà Marino avanti: la forchetta parla di percentuali tra il 34 e il 37. Con Alemanno che insegue con risultati tra il 28 e il 31%. Euromedia research, guidato da Alessandra Ghisleri, sondaggista fedelissima di Berlusconi, vede Marino tra il 32 e il 34. Ma avvicina Alemanno, con percentuali tra il 29 e il 32.
LE SPACCATURE DEL CENTRODESTRA - Il sindaco "paga" la ricandidatura. Le elezioni passate insegnano, tranne nei casi di Veltroni e Rutelli, che l'uscente parte in svantaggio. Non solo. Alemanno ha iniziato da tempo la sua campagna elettorale, mentre hanno atteso per appoggiarlo Fratelli d'Italia e La Destra, entrambi alla ricerca di candidature alle presidenze dei municipi con i loro uomini. Piccola spaccatura, nella coalizione come nel Pdl, che si somma a quella dei tassisti: loro, guidati dal leader Bittarelli, scelgono il civismo dell'imprenditore Marchini. Senza dimenticare le inchieste che hanno colpito gli uomini vicini al primo cittadino.
I RIFLESSI DELLA QUESTIONE NAZIONALE - Le rilevazioni di Swg ed Euromedia sono state fatte nei giorni della formazione del governo Pd-Pdl-Sc guidato dal democratico Enrico Letta. E gli esperti vedono dei riflessi della questione nazionale su quella romana. Fortemente voluto dallo storico dirigente Bettini e dall'area zingarettiana, e legittimato dalle primarie, Marino però tiene in piedi l'alleanza con Sel, che è saltata invece in Parlamento sull'esecutivo delle larghe intese. Sulla carta è il favorito, ma il partito capitolino è anche preso dalla guerra interna che ha decapitato la segreteria bersaniana.
TERZO IN CLASSIFICA IL GRILLINO DE VITO - Terzo in questa classifica è il portavoce dei Cinquestelle. Marcello De Vito, con il suo MoVimento, cavalca la protesta e torna secondo Spincon, dopo il tonfo delle regionali in Friuli, intorno al 18,9%. Che potrebbe arrivare al 21 secondo Swg e al 24 della Ghisleri. Comunque lontano dai 27 punti conquistati a Roma nell'election day di febbraio. I grillini sono certi di arrivare al ballottaggio, per ripetere il boom di Parma, prima grande città con un sindaco pentastellato. Nessun dubbio invece sul fatto che l'avvocato De Vito sarà il capogruppo in Campidoglio.
L'OUTSIDER MARCHINI IN CRESCITA - Alfio Marchini è l'outsider che, secondo Spincon, continua a crescere ogni giorno. E' intorno all'11%, più indietro secondo Swg (con una forbice che varia tra i 6 e i 9 punti percentuali). Mentre per Euromedia la punta massima è del 14%. Cifre che arrivano dalla scelta di pescare fuori dai partiti e tra i delusi di Alemanno. Senza rinunciare al bacino moderato del Pd e al centro orfano dell'Udc, che ha scelto proprio la candidatura dell'imprenditore.
MEDICI AL 5% - La sinistra indipendente, con il presidente del Municipio X Sandro Medici, conquista il 5,1% dei consensi per Spincon. La Repubblica Romana potrebbe così sbarcare in aula Giulio Cesare. Calcoli fatti a tre settimane dal voto, ma soprattutto quando mancano 8 giorni allo stop della pubblicazione dei sondaggi.