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Omicidi, "Roma città insicura"§Marino attacca Alemanno

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Sul tema della sicurezza aveva vinto la sfida per il Campidoglio del 2008. Oggi il sindaco Alemanno tenta il bis a palazzo Senatorio snocciolando i dati che parlano di reati diminuiti del 14%. Anche se solo ieri si registrano due omicidi. Il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, parla di città "insicura"; il civico Alfio Marchini promette di fare tutto quello che non ha fatto il primo cittadino. Mentre per la parlamentare democratica Stella Bianchi il centrodestra si "nasconde dietro le statistiche".

MARINO - Prima l'assassinio di una ragazza ad Ostia, poi il cittadino egiziano ucciso all'Eur. Così da più parti arrivano le critiche al sindaco che amministra la "Capitale della violenza". Per Marino "è un problema importantissimo" e, "nonostante le promesse ripetute in questi anni da Alemanno, Roma è diventata una città sempre più insicura". La colpa? Anche del solo moltiplicarsi delle "cariche apicali" nel settore, dimenticando gli interventi di prevenzione. Un male che per il senatore democratico non si cura solo "con la repressione ma con l'integrazione, con il rilancio dell'economia, con il lavoro e con la cultura".

IL CENTROSINISTRA - Ma è tutto il centrosinistra ad attaccare a testa bassa il sindaco, in primis il Pd. "Cinque anni fa - dice il consigliere Dario Nanni, ricandidato al Comune - la sicurezza è stata il cavallo di battaglia della destra. Da allora gli episodi di violenza sono moltiplicati: un vero e proprio bollettino di guerra". Mentre le promesse sbandierate da Alemanno sono rimaste sulla carta, come pura propaganda elettorale. E c'è chi ricorda il sopralluogo dove fu uccisa la signora Reggiani, nel 2008. "Gli episodi di violenza sono ormai quotidiani", dice Stella Bianchi. La parlamentare democratica attacca il sindaco che "si nasconde dietro le statistiche e fa finta di non vedere che la città è sempre più insicura".

Una cronaca nera che, per i democratici dimostra "il fallimento del sindaco sceriffo". Proprio come Gianluca Peciola, candidato in consiglio comunale con Sel. Quello che era il tema più caro al Pdl, si trasforma boomerang. E accade, per Peciola, perché "la città paga la mancanza di politiche di rilancio economico, la carenza di spazi sociali e culturali e i tagli al welfare e ai servizi, soprattutto nelle periferie”.

MARCHINI - Per l'imprenditore Marchini "oggi il sentimento di insicurezza è forte, soprattutto per le donne, per i più deboli e indifesi. Su questo c'è ancora molto, molto da fare". Cosa? "Tutto quello che Alemanno ha promesso e poi non ha fatto", risponde sicuro l'ingegnere.

ALEMANNO - Il primo cittadino sui fatti della notte scorsa non si sbilancia, in "attesa di notizie degli inquirenti per capire la natura dei due delitti". Prova a difendersi dal fuoco incrociato delle opposizioni snocciolando cifre e percentuali. Meno "14% dei reati", afferma Alemanno. Che aggiunge: "tra il 2007 e il 2012 gli omicidi a Roma sono calati del 24 per cento". Passando da 225mila reati denunciati all'inizio del mandato ai 199mila dello scorso anno. Mentre i furti calano di 30mila unità. Senza dimenticare il contrasto alla prostituzione, con 90mila multe. Perché "i numeri - tuona il sindaco - sono chiari". Anche quelli che parlano di due omicidi a distanza di poche ore.


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