E’ tutto pronto per la seconda edizione della 'Mumi run', la corsa competitiva e amatoriale promossa dall'Opera don Guanella per sostenere i progetti della Casa San Giuseppe in favore delle persone con disabilità. Prezioso quest'anno l'apporto organizzativo della onlus “Save the dreams-Amici di don Guanella” e quello tecnico della Corsa dei Santi. Il via domenica dal centro di riabilitazione Casa San Giuseppe, che accoglie circa 400 disabili in forma residenziale, semiresidenziale e ambulatoriale. "Puntiamo a raggiungere i 400 iscritti per le due competizioni" spiega don Fabio Lorenzetti, vice direttore del centro.
IL PERCORSO- Il percorso, confermato dopo il tavolo tecnico in Campidoglio, è il medesimo dello scorso anno, per due corse distinte: 8,5 km la corsa competitiva e 3 km quella amatoriale, con un tratto su strada e un bel tratto all'interno del parco di villa Pamphili con arrivo sempre al centro guanelliano. I volontari impegnati sono una settantina. "Quelli della onlus 'Save the dreams-Amici di don Guanellà- spiega don Fabio- si occuperanno degli aspetti tecnici: partenza e arrivo, animazione musicale dal vivo sul palco, pasta party, animazione per bambini. Altri amici e volontari, insieme ad alcuni operatori del centro, accompagneranno i 'buoni figlì, i ragazzi disabili accolti nel centro, durante la corsa. Infine, altri volontari saranno distribuiti lungo il percorso lungo la strada e all'interno della villa".
IN CORSA CON LE FAMIGLIE- Una corsa per tutta la famiglia, nonni e bimbi compresi, che ha riscosso anche quest'anno il sostegno del Forum delle famiglie del Lazio. "La disabilità non è un affare privato- sottolinea in un nota la presidente Emma Ciccarelli- ogni famiglia interessata non deve essere lasciata sola ma sostenuta dalla comunità". "Auspicabile- come espresso dal Forum a livello nazionale- l'adozione di progetti personalizzati, una reale inclusione scolastica e fondi speciali per il supporto dei nuclei familiari". La 'Mumi run' è una delle iniziative messe in campo per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alla situazione del centro, delle persone in situazione di difficoltà e delle tante famiglie, già provate dal dolore, che hanno diritto ad essere sostenute in modo concreto. Diversi i microprogetti adottabili per aiutare la struttura guanelliana che, grazie alla solidarietà e al volontariato, è riuscita a far fronte ai tagli apportati al budget dalla Regione Lazio assistendo una media di trenta ospiti all'anno senza copertura, evitando dimissione di ospiti e licenziamento di personale addetto.