Benvenuti alla scorpacciata dell'anno in un 5 maggio che la Lazio ricorderà per molto tempo come la festa della liberazione, dal gol perduto. Come il risveglio da un coma lungo 4 turni (tante le gare in cui mancava la vittoria ai biancocelesti), la Lazio vince 6-0 contro un Bologna praticamente non pervenuto all'Olimpico e azzera il digiuno alla rete che durava da 366 minuti. Per ritrovare una vittoria con un tale scarto di gol bisogna tornare indietro addirittura di 18 anni, al 1995 (Lazio-Fiorentina 8-2 e Lazio-Foggia 7-1) quando sulla panchina della Lazio c'era Zdenek Zeman. Ad abbuffarsi di gol è soprattutto Miroslav Klose, che si toglie la soddisfazione di fare cinque gol, un'impresa che gli era già riuscita quando giocava al Kaiserslautern. Per il tedesco, che non segnava da Lazio-Inter del 15 dicembre 2012, i centri in Serie A quest'anno vanno aggiornati a 15.
INIZIO IN SORDINA- L'inizio della Lazio non è neanche troppo incoraggiante, con Floccari schierato al fianco di Klose in un 4-4-2 scelto da Petkovic per arricchire l'attacco spuntato ma che nei primi minuti tradisce le stesse incertezze viste contro Udinese e Parma. Al 6' la Lazio va per tre volte al tiro nella stessa azione, prima con Floccari poi con Lulic ma il Bologna si salva con le barricate alzate da Sorensen e Antonsson. Stessa sorte tocca a Klose al 13' il cui tiro viene soffocato dalla retroguardia rossoblu. Due minuti dopo è Candreva a suonare la carica puntando la porta felsinea e calciando fuori di poco un buon destro dal limite. Da quel momento è chiaro che il tema della giornata sarà un tiro al bersaglio contro la porta di un Bologna che così arrendevole non poteva immaginarlo neanche lo stesso Petkovic, che alla vigilia aveva detto di temere la squadra di Pioli perchè "non ha nulla da perdere".
IL RISVEGLIO- Al 22' la Lazio va in vantaggio: lancio di Radu che attraversa tutto il campo in diagonale, Candreva attende che la palla gli cada sul destro e fa partire un missile che Stojanovic respinge alla meglio e sulla ribattuta arriva il piede di Klose a ribadire in rete. Al 28' Candreva va via a Abero che lo strattona per la maglia poco prima di entrare in area ma per l'arbitro De Marco non c'è fallo e l'Olimpico da quel momento lo ricopre di fischi. Al 32' la Lazio trova il raddoppio con un'altra perla di Hernanes dalla distanza: il Profeta parte palla al piede e lasciato indisturbato da Perez, con un destro da 25 metri trova l'angolino più lontano in cui Stojanovic non può arrivare. Il tiro al bersaglio diventa il leit motiv del match e poco dopo ci prova anche Floccari dal limite ma il suo bolide viene respinto dalla traversa. Al 37' è Lulic a partire in discesa e servire Klose, per il tedesco è una formalità spedire da pochi passi la palla alle spalle del portiere per il 3-0 che chiude il match. Al 39' discesa da destra di Konko e assist per Klose che raccoglie a porta praticamente sguarnita segnando la sua prima tripletta italiana e superando a quota 13 il suo record di reti segnate in Serie A lo scorso anno. Nella ripresa Pioli sostituisce Taider con Guarente ma al 5' e poi al 16' è ancora la Lazio a segnare, sempre con Miro Klose che cala prima il poker, poi la cinquina e si porta a casa il pallone.
IL TABELLINO
Lazio (4-4-2): Marchetti; Konko, Cana, Dias, Radu; Candreva (al 18' st Pereirinha), Ledesma, Hernanes, Lulic; Floccari (al 29' st Gonzalez), Klose (al 23' Saha). A disp. Bizzarri, Scarfagna, Ciani, Stankevicius, Crecco, Onazi, Kozak, Rozzi. All. Petkovic.
Bologna (4-2-3-1): Stojanovic; Garics, Antonsson, Sorensen, Abero; Perez (all'8' st Khrin), Taider (al 1' st Guarente); Kone, Diamanti, Gabbiadini, Gilardino (all'8' st Christodoulopoulos). A disp. Agliardi, Natali, Lombardi, Carvalho, Naldo, Pazienza, Motta, Riverola, Pasquato, Moscardelli. All. Pioli.
Arbitro: De Marco di Chiavari Marcatori: 22', 36' e 39' pt. Klose, 32' pt. Hernanes; 5' e 16' st. Klose.
Ammoniti: Lulic, Abero e Guarente.