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"Testaccio spara", il poliziottesco§piomba in scena al Teatro Duse

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La polizia spara, il teatro risponde. Il revival di questo genere tipicamente anni '70, rivalutato da tempo sia all'estero che in patria, supera la cornice degli schermi cinematografici e approda sul palcoscenico, dal 9 al 26 maggio al Teatro Duse di via Crema 8. Qui, il poliziottesco, declinazione tutta italiana del cinema poliziesco d’oltreoceano, rivivrà in altra forma, piuttosto romano-centrica, essendo la rappresentazione intitolata Testaccio spara, e partendo sempre e comunque da fatti di cronaca nera per svilupparsi, tra inseguimenti e sparatorie, in chiave a volte enfatica e persino comica.

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Testaccio spara - foto di scena

MIRANI, DAL CINEMA AL PALCO - Diversi i personaggi-icona rievocati (da Tomas Milian al commissiano Merli), ma è un interprete storico in carne e ossa a fare da mattatore e trait d'union: Massimo Mirani, attore che ha lavorato con diversi giganti nostrani (da Olmi a Salvatores a Lizzani), oltre che essere stato tra i protagonisti di quella stagione, da Milano violenta e La malavita attacca, la polizia risponde, fino a Il Commissario di ferro, che è il punto di partenza del progetto. "Ne ho fatti cinque di poliziotteschi - racconta a Paese Sera Mirani, autore e interprete di Testaccio spara -. Quella di portarli sul palco è una sfida: si tratta di cinema d'azione, basato sugli inseguimenti, che in teatro saranno sostituiti da un'alta dose di ritmo, mescolato alla commedia. Al Teatro Duse sarà la nostra prima assoluta, frutto di un paio d'anno di lavoro, e, ora che la maionese è riuscita, pensiamo che il folto pubblico di appassionati, forte dei tanti festival in giro e dell'"effetto Tarantino", risponderà anche al teatro".

UNA COMMEDIA NOIR IN STILE TOMAS MILIAN - La storia nasce in quegli anni di tensione sociale e trova il suo epilogo nei giorni odierni, con l’incontro tra tre personaggi: Max (un vecchio attore ex terrorista), Walter (un giovane amante del cinema anni '70) e Katia (ex parrucchiera e donna di Max ai tempi del poliziottesco). I tre si rincontrano in un’atmosfera rarefatta, fuori tempo, ricreata dal regista Sandro Torella, che così racconta il lavoro fatto: "Il clima è tipicamente anni '70: il realismo è l'elemento distintivo, e a renderlo vivo non possono essere le inquadrature e gli inseguimenti del cinema d'azione. Così, abbiamo fatto leva sugli attori, ripresi da personaggi di strada, e su uno sforzo diverso, più difficile con i limiti del teatro, ma più emozionante perché proposto dal vivo. La vicenda si rifà solo indirettamente a presenze del nostro immaginario, come il Freddo o il Dandy: infatti, siamo ai giorni nostri, in cui si potrebbe rivivere quell'epoca, riproducendo un'ipotesi simile, ma con personaggi cresciuti, divenuti uomini, da ragazzi che erano, e calati in una stessa tensione sociale. Le sparatorie ci sono anche oggi, insieme a molta leggerezza, per una commedia noir in stile Tomas Milian".

VERSO IL FRINGE FESTIVAL - Dal Teatro Duse, dove verrà riproposto anche il prossimo anno, Testaccio spara si muoverà anche verso il Fringe Festival, per testare un progetto, capace di produrre certo un buon riscontro. Sulla scena anche l'attrice bulgara Aurora Kostova. "E' un mondo che non conoscevo - spiega -, ma mi sono documentata e ho scoperto un genere ed una storia che mi hanno coinvolto profondamente. E' un mondo molto romano, ma va al di là dell'Italia: è qualcosa di universale, incentrato sulla violenza, che vale anche oggi, purtroppo e per fortuna. Il mio ruolo è quello di un personaggio folle e stuzzicante anche dall'esterno, ispirato alle ragazze che negli anni '70 facevano una vita libera e trasgressiva". Gli ingredienti, compreso l'aspetto sexy, sembrano esserci tutti, per rivivere dal vivo il caro glorioso poliziottesco, in un altro tempo e in un'altra inedita cornice.


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