Un anno di confronto, attività culturale e sportiva, assistenza ai cittadini e lotta per la sopravvivenza. È l'anno di Scup, l'iniziativa per lo sport e la cultura popolare sorta nel maggio 2012 nel cuore del quartiere San Giovanni a opera di insegnanti sportivi precari e giovani. "Scup è stata una boccata d'aria per la città", raccontano gli occupanti dell'ex motorizzazione di Via Nola 5, pronti a festeggiare i 12 mesi di cooperazione. "Il compleanno sarà un'occasione per presentare e raccontare i nostri progetti, chiedendo a cittadine e cittadini, realtà sociali e politiche di confortarci e discutere su quanto fatto adesso, su come rilanciare la funzione pubblica e come sostenere questa esperienza affinché possa continuare".
IL PROGRAMMA - "Dopo un anno e dopo tutte le difficoltà davanti alle quali ci siamo trovati, il bilancio di Scup è positivo - ha spiegato a Paese Sera Bartolo Mancuso - Essere ancora vivi è anzitutto il nostro grande risultato, anche perché abbiamo avuto una grande risposta dai cittadini del quartiere. In palestra vengono regolarmente duecento persone mentre, in biblioteca, abbiamo ormai circa cinquemila volumi consultabili. Nonostante lo sgombero subito il 25 gennaio, ci siamo rimessi in gioco insieme e siamo riusciti a riprenderci questo spazio". Tante le iniziative messe in campo dagli occupanti nella settimana di festa che va dal 7 al 12 Maggio: "Concerti, opere teatrali, ma anche tante riflessioni - sottolinea Mancuso - Sabato mattina, ad esempio, avremo politici e realtà sociali con noi per capire dove siamo arrivati e come riprogettarci per il futuro. Un incontro fondamentale anche per il suo valore simbolico, poiché abbiamo invitato la Unieco, proprietaria effettiva dello stabile. Speriamo nella loro sensibilità, come anche in quella delle istituzioni. Il 12, invece, giorno in cui lo scorso anno nasceva Scup, avremo una grande manifestazione sportiva con la rete delle palestre popolari di Roma che ci verrà a trovare nella nostra sede. Il messaggio - conclude - è chiaro: questa iniziativa ha fatto bene ai cittadini. Scup è, a nostro modo di vedere, la prova che una generazione di persone emarginata dalla politica e dal mercato sia comunque in grado di contribuire alla crescita e alla cultura. L'occupazione, in questo senso, è stata per noi un riscatto".