Alla ricerca della promessa che seduca, dell’annuncio della catastrofe economica per denunciare le colpe dell’avversario, della mossa elettorale vincente. A meno di tre settimane dal voto, la partita per il Campidoglio entra nel vivo e i candidati sindaco si sfidano sul terreno delle dichiarazioni effetto. E non solo. Alemanno cancella l’Imu sulla prima casa e prepara quattro bandi per l'assunzione di 362 persone, insieme a un "bando lampo" (aperto il 24 april e scade oggi) che da in locazione/concessione immobili di pregio. La prima mossa gli vale una crescita nei sondaggi che lo vedono a un punto (33,4%) dal senatore dem Marino. Intanto il Cinquestelle De Vito punta sul cavallo di battaglia dello “stop ai privilegi” e il civico Marchini lancia l’allarme sul rischio default per il Comune.
LE 362 ASSUNZIONI - Quattro bandi per l'assunzione di 362 persone a cui si potrà fare domanda a partire da oggi e che scadranno il 17 maggio. Il sindaco Alemanno, che non ha ancora stabilizzato i 200 precari del Comune, punta su nuove assunzioni a pochi giorni dal voto per le amministrative. In ballo ci sono contratti di due anni così distribuiti: 10 posti per "Facilitatore dei Processi di Innovazione Tecnologica", 32 posti per "Istruttore Servizi Tecnici e Territoriali"; 90 posti per "Istruttore dell’organizzazione della Pubblica amministrazione" e 230 per "Operatore Rilevazioni Sistemiche". Ma il 24 aprile è spuntato anche un bando per immobili di pregio che scade oggi, appena 14 giorni per dare in cessione o locazione decine di appartamenti (pensati soprattutto per le attività commerciali) e un terreno di 22 ettari all'Anagnina.
L'IMU - L’abolizione dell’imposta sulla prima abitazione era stato il cavallo della campagna delle elezioni di febbraio. Ora la questione è sul tavolo del governo delle larghe intese di Letta (Pd), ma il primo cittadino uscente gioca d’anticipo. Dopo aver alzato al massimo le aliquote lo scorso anno, con la sua giunta da’il via libera all’esenzione totale per chi non supera i 15mila euro di reddito. Il 36% delle famiglie capitoline non staccheranno l’assegno. Scelta che gli vale un balzo di 3 punti nel sondaggio di Spinacon.it, ma che costa 200milioni di euro alle casse comunali. Più della metà arriverà dalla revisione degli estimi, altri 40 milioni dal recupero dell’evasione Ama.
MARCHINI - Soldi che, fa notare l’imprenditore Marchini, non sono ancora sul piatto. L’ingegnere, che corre con la sua civica dal “cuore spezzato” (il simbolo), lancia l’allarme default: “Se non ci saranno interventi strutturali gli stipendi dei dipendenti comunali da dicembre saranno a rischio”. Attacco al sindaco uscente che arriva dopo quello su parentopoli, ieri a Ballarò. La situazione è critica perché “le entrate non sono sufficienti a coprire le uscite”. La via d’uscita è di “chiedere al governo i mezzi finanziari per riequilibrare il budget strutturale”. Ritorna sulla cura del ferro e sullo stop al consumo di suolo, ma pensa già al futuro. La sua lista potrebbe già essere in campo per le europee del 2014, “per esportare il marchio Roma”. E i sondaggi danno in crescita di un punto e lo vedono introno al 12%.
IL CENTROSINISTRA - Marino invece si fa intervistare dalle telecamere di Repubblicatv, mentre martedì aveva detto di no alla trasmissione di RaiTre e ai suoi principali avversari, Marchini e Alemanno. Ribadisce di sentirsi romano, anche se nato a Genova, e rilancia l’idea dell’amministratore unico per le municipalizzate. “Con stipendi commisurati ai risultati”, spiega il senatore. Sull’Imu la proposta è semplice: “Rimodularla sul reddito reale, non quello catastale”. Intanto continua la sua partita da civico.
Si mostra senza ruoli di partito. Al caminetto di ieri, con i vertici del Pd, per decidere sulla nuova segreteria e sul congresso, non ha partecipato. Alemanno lo attacca e parla di “candidato abbandonato”. Marino, forte dei sondaggi che lo danno in testa - anche se di un soffio sul sindaco - , preferisce il profilo civico. Poche le foto con i candidati consiglieri dem, fa notare qualcuno. Cosa che crea qualche malumore in qualche collaboratore legato più al partito. Mal di pancia definiti "fisiologici e insignificanti" da altri.
Intanto il chirurgo, che promette di tornare alla medicina dopo il Campidoglio - in caso di vittoria - , si becca una querela dagli animalisti, dopo l’aggressione subìta sabato per colpa della vivisezione. E pensa alla prima casella della sua giunta: per lo Sport il nome fatto in un primo momento è quello di Foschi, membro del suo comitato; ma prende quota anche quello di Patrizia Prestipino, che ha partecipato alle primarie a sindaco e poi ha ritirato la candidatura al consiglio dopo il caos liste nel Pd.
5STELLE - De Vito scalda i muscoli su La Cosa, la web tv del MoVimento, in vista dei question time con i suoi sfidanti, dopo il via libera dei militanti alle interviste tv. Il portavoce dei Cinquestelle è al 15%, in caduta rispetto all’election day di febbraio. Il candidato torna sul cavallo di battaglia della lotta ai privilegi e punta sul turismo. Promette guerra totale all’abusivismo: dai cartelloni abusivi al commercio. I cittadini del M5S si preparano allo show del loro leader. Sarà Grillo a chiudere, il 24 maggio (si pensa a piazza del Popolo), la prima parte della campagna elettorale. La seconda ci sarà per il ballottaggio di giugno, come fanno pensare i sondaggi pubblicati in questi giorni.