Tutti tranne Marino (e il Pd). La fatwa degli animalisti contro il candidato sindaco del centrosinistra prende forma. E svela il bluff: dietro la scusa di non votare il senatore democratico per le due idee sulla vivisezione, e portare al centro del dibattito elettorale i diritti degli animali, ci sono in realtà i nomi da promuovere in Consiglio comunale. A 15 giorni dal voto, e a una settimana dal blitz a Campo de' Fiori contro l'esponente dem, arriva l'indicazione: votare, oltre chi sottoscrive il patto della onlus, due profili della civica di Alemanno: David Gramiccioli e Donatella Marucci.
I CANDIDATI ANIMALISTI - Il loro identikit sembra essere perfetto per l'organizzazione: vegetariani di lungo corso, un prerequisito fondamentale per la onlus che, di solito, indica solo chi non votare. Stavolta cambiano registro. In realtà anche nella lista civica di Marino c'è un'animalista convinta: Viviana Broglio, anche lei contraria alla carne nella sua dieta. L'obiettivo, ripetono da giorni, è quello di portare al centro del confronto pre-elezioni i diritti degli animali. Ma i cavalli su cui puntare sono scelti: Gramiccioli e Marucci, che ieri hanno organizzato una conferenza stampa, insieme ad Alemanno nel suo comitato, contro la vivisezione. E contro l'uomo del centrosinistra.
"Vivi sempre, vivisezione mai" è l'idea del sindaco uscente. "Ma questo sogno dovrà essere approvato in Consiglio comunale", spiega il federatore del centrodestra. Che poi chiede un impegno diretto della comunità scientifica. Oltre la promessa di costruire "un rapporto diretto con le associazioni, grazie ad un tavolo permanente che dia un riferimento istituzionale a queste realtà".
L'OPPOSIZIONE - Parole che, per la deputata e animalista Monica Cirinnà, già consigliera in aula Giulio Cesare, sanno di "propaganda spicciola". Perché "Alemanno - spiega la parlamentare - a settembre ha lasciato cadere l'appello di Lav ed Enpa di inibire la caccia sul territorio del Comune di Roma a fronte dei tanti incendi e della siccità che avevano decimato la nostra fauna ed ha permesso anche che la Presidente Polverini posticipasse l'attività venatoria fino al mese di febbraio". Una situazione che poteva essere sanata con una semplice ordinanza, mai arrivata. Così come l'ufficio diritti animali "è stato declassato nell'area decoro urbano insieme alla gestione rifiuti", ricorda la Cirinnà. Senza dimenticare che il sindaco è uno strenuo difensore delle Botticelle.
Su questo, dagli animalisti, nessun commento. Il bersaglio è "il torturatore di animali", Marino. Il manifesto dell'organizzazione, per ora, è stato firmato solo dai candidati sindaco Tersigni (Roma Capitale è tua) e Medici (Repubblica romana). Ieri invece l'incontro con il civico Marchini, domenica quello con il Cinquestelle De Vito. Le indicazioni di voto, intanto, sono già arrivate.