Carlo Ripa di Meana si dimette dalla presidenza dell'associazione Italia Nostra e punta sul candidato Alemanno ''per collaborare direttamente alla battaglia''. E poi, con una nota, spiega così il suo gesto: ''Nel momento più difficile della vita del governo, con le sue dirette ripercussioni su Roma, sento il bisogno di denunciare la caccia all'uomo Berlusconi, che si riflette inevitabilmente sulla candidatura a Sindaco di Alemanno". Ripa di Meana parla del simbolo della campagna elettorale - 'Berlusconi per Alemanno'- e lo definisce un 'omicidio mediatico'.
"MA CI SONO RISERVE E DISSENSI SUI 5 ANNI DI ALEMANNO" - Poi specifica: "Ho deciso, quindi, di sostenere la candidatura di Alemanno a Sindaco di Roma. Decisione che include anche riserve e dissensi sui suoi cinque anni di governo''. Tra gli aspetti ''positivi'' dell'operato di Alemanno sindaco, invece, Ripa di Meana cita ''la sua rinuncia, contro il parere di molti funzionari, al parcheggio del Pincio, iniziato da Veltroni; al sottopasso dell'Ara Pacis sul lungotevere di Ripetta; l'attenzione per la toponomastica di Villa Borghese e la tutela del patrimonio botanico di Villa Borghese, a rischio a causa del gigantismo del Concorso Ippico a Piazza di Siena. Ma, insieme, ricordo - aggiunge - la sua propensione per i grattacieli, incluso quello a forma di Colosseo, e la sua grossolana polemica contro 'la cultura del No'". Poi Ripa di Meana lancia un appello: "Perché venga rinviato l'inizio dei cantieri della Metropolitana C al Colosseo e ai Fori Imperiali".
ALEMANNO: "GRAZIE PER IL SOSTEGNO" - Immediata arriva la risposta e la gratitudine del sindaco uscente: "Ringrazio Carlo Ripa di Meana per questa scelta di appoggiarmi, mettendoci la faccia fino al punto da dimettersi da Italia Nostra. Questo dimostra che il nostro impegno per migliorare la qualità della vita in città è stato apprezzato da una delle personalità più note e impegnate in campo ambientale e culturale". Anche Alemanno, però, ci tiene a precisare: "Non significa che siamo d'accordo su tutto, ma ci sono aspetti sui quali continueremo a dibattere e discutere. Italia Nostra e Carlo Ripa di Meana si sono resi conto che da parte nostra c'è la massima disponibilità e attenzione a dare risposte alla città. Su Metro C e altri temi ci confronteremo ancora perché dobbiamo trovare le soluzioni migliori che nascono da critiche di questo genere, come nel caso del parcheggio sotto al Pincio".
UNA SORPRESA PER L'ASSOCIAZIONE - Dall'interno di Italia Nostra arrivano poi reazioni perplesse: "'Da parte mia non c'è condivisione politica perché io mi sono schierato nei fatti contro le scelte di Alemanno (...) La mia impressione personale è che una parte di Italia Nostra Roma ritenga che questa scelta non sia stata fatta nel momento più opportuno, troppo a ridosso delle elezioni''. Lo dice il consigliere di Italia Nostra Roma, Antonio Tamburrino, con la delega alla mobilità. Tamburrino ricorda di essere stato consigliere di Alemanno e di aver redatto il piano strategico della mobilità' di Roma, ma spiega: "però poi guardando i risultati finali sicuramente non li condivido". La decisione di Ripa di Meana sembra non essere stata condivisa in precedenza, "'non c'è stato un dibattito, non se ne è parlato - dice Tamburrino - E' stata una scelta personale''. Mentre un'consigliera di Italia Nostra Roma, Maria Cristina Lattanzi, spiega: ''Non ne sapevamo niente, l'ho saputo questa mattina. Ritengo che la scelta di dimissioni di Ripa sia corretta, in quanto la posizione indipendente di Italia Nostra deve essere sempre preservata. Questa è una sua decisione personale ed è' importante sottolineare che Italia Nostra continuerà a battersi in completa autonomia per contrastare anche parti del programma annunciato da Alemanno come le delibere urbanistiche di cementificazione per milioni di metri cubi e la nuova candidatura per le Olimpiadi se verra' portata avanti come la precedente''.