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Borghetto San Carlo, "Mezzaroma rispetti gli accordi"§I giovani agricoltori resistono, domani la festa

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Prosegue anche oggi, in via Cassia all’altezza del civico 1450, il presidio indetto dal 'Coordinamento romano per l’accesso alla terra' ai margini della tenuta di Borghetto San Carlo, 22 ettari di terreno agricolo e un casale del '900 di proprietà del Comune di Roma, acquisita ufficialmente nel marzo 2010, e promessa sette anni prima da Massimo Mezzaroma, come compensazione urbanistica. Gli accordi prevedevano che il noto costruttore romano investisse oltre 2 milioni di euro per ristrutturare il casale, ma i lavori che sarebbe dovuti iniziare a marzo 2010 (come riportato sul cartello affisso al cancello della tenuta) tre anni dopo (marzo 2013) non sono mai iniziati. Complice l'amnesia dell'amministrazione Alemanno. 

"Abbiamo la netta impressione che sia in atto un tentativo di evadere gli obblighi contrattuali di ristrutturazione del casale, per oltre due milioni di euro, assunti con il contratto di compensazione dalla soc. Impreme di Massimo Mezzaroma, tentativo forse supportato da qualche complicità all’interno dell’amministrazione comunale – dichiara Giacomo Lepri, 27 anni, presidente della Cooperativa agricola Co.R.Ag.Gio. che da venerdì mattina presidia Borghetto San Carlo –  siamo decisi ad ottenere su questo punto immediata chiarezza, se necessario rivolgendosi agli organi giudiziari".

Intanto i giovani agricoltori non smontano le tende, presidiano la tenuta giorno e notte. Per domenica 12 maggio hanno organizzato una festa con assemblea pubblica e attività ludiche per bambini a partire dalle 10,30.


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