Anche la Prefettura di Roma ha bocciato il 26 maggio come data per la finale di Coppa Italia tra Roma e Lazio. “Lo si apprende da un documento del 9 aprile scorso depositato al Tar del Lazio (nell’ambito del ricorso promosso dal Codacons), nel quale la Prefettura scrive al presidente della Lega Calcio, alla S.S. Lazio e alla A.S. Roma". Lo riferisce con una nota il Codacons.
"Si legge nella lettera in questione - continua l’associazione - 'qualora la finale di Coppa Italia dovesse essere disputata tra le squadre di Roma e Lazio, in tal caso si prega di rivalutare la data del 26 maggio in considerazione del fatto che in quella medesima data si svolgeranno le operazioni elettorali per il Comune di Roma e che, pertanto, si dovranno garantire tutti i servizi necessari per lo svolgimento delle predette operazioni'”. Se anche la Prefettura di Roma chiedeva di rivalutare la data, sostanzialmente per gli stessi motivi per cui il Codacons ha presentato ricorso al Tar, perché alla fine è stato deciso di disputare comunque la partita il 26 maggio? Si domanda l’associazione. Il Codacons annuncia quindi un esposto alla Procura di Roma, affinché venga aperta una apposita indagine volta a far luce su tale aspetto della vicenda.
E sulla vicenda interviene anche Alemanno. “Penso che a questo punto - dice il sindaco uscente - non si possa non cercare di mantenere la data e l’orario del derby tra Roma e Lazio così come è stato fissato. E’ troppo tardi per pensare a spostamenti e cambiamenti. Roma è in grado di superare la sfida della concomitanza delle elezioni amministrative e della finale di Coppa Italia. Per questo mi auguro che il Tar rigetti il ricorso e confermi la data e l’ora dell’incontro secondo quanto stabilito da Prefettura, Questura e autorità sportive”.