"Le polemiche che leggo ormai da giorni sull’Estate Romana sono strumentali e inutili. Lo svolgimento della manifestazione non è in dubbio. L’avviso pubblico è on line ed è uscito lo stesso giorno dell’anno scorso e non in ritardo come ho sentito dire. Basta con le chiacchiere: l’Estate Romana si farà con la solita copertura finanziaria". Così in una nota il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno.
PD - Gli risponde Silvio Di Francia ex assessore alla Cultura del Comune di Roma: “Alemanno non lo sa, ma con la sua dichiarazione sull’estate romana è diventato, di fatto, il terzo componente dei Righeira, quando cantavano: 'l’estate sta finendo…'. In una città normale ci sarebbe stato un bando a novembre. Le associazioni culturali si sarebbero subito messe al lavoro per programmare cartelloni interessanti e innovativi. La copertura finanziaria sarebbe una costante certa. Allo stato attuale abbiamo: un bando senza copertura, l’estate alle porte senza programmi e certezze. Operatori che non vengono pagati da due anni (ad esempio quelli del bando dei municipi). Un Festival delle Letterature che slitta di mese in mese. Potremmo continuare, ma non vogliamo infierire.
Dire, infine, come fa Alemanno, che il bando reca la stessa data dello scorso anno si traduce nel detto che errare è umano, perseverare è diabolico”.
L'ALLARME DELLE ASSOCIAZIONI - Domani intanto le associazioni riunite nel "Comitato estate romana" incontreranno alle 14,30 al Teatro de' servi in via del Mortaro 22 cittadini, amministratori e giornalisti per comunicare che l'edizione 2013 della manifestazione è "drammaticamente a rischio".