Borghesiana, Castelverde e Villaggio Prenestino, interi quartieri presi completamente d'assalto. In sesto municipio sembra che sia arrivato il circo. Invece è Massimiliano Lorenzotti, presidente uscente e nuovamente candidato alla guida del centrodestra. Il suo volto visibilmente abbronzato campeggia su centinaia di pali della luce a diversi metri di altezza. Che siano strade principali, come la Prenestina e la Casilina, o secondarie, come via di Vermicino e via Rocca Cencia, poco importa. Lui c'è, ovunque, anche perché, strappare qui manifesti è impossibile e chi dovrebbe intervenire per ora non interviene.
L'ACEA - Tenuti con due fili leggeri, ad ogni folata di vento rischiano di cadere sulle macchine in transito. Secondo le nostre fonti, sarebbero più di un migliaio i manifesti affissi dal presidente del VI municipio Lorenzotti. Tutti rigorosamente abusivi. L'Acea, l'azienda che gestisce l'erogazione di energia degli impianti, contattata, afferma di non aver concesso alcuna autorizzazione. La prassi infatti vorrebbe che oltre al comune di Roma, anche l'Acea debba essere informata di eventuali affissioni sui pali. “L'ultima volta che è stata data un'autorizzazione ad utilizzare gli impianti - specificano dall'ufficio stampa di Acea - è stata in occasione dei funerali per i caduti di Nasiriyya”. Poi nulla più.
Il regolamento sulle affissione abusive di Roma Capitale prevede norme severissime: 412 euro per ogni manifesto abusivo e 50 euro per chi viene sorpreso ad affiggerlo. E per capire il mancato introito per le casse comunali basta fare qualche calcolo. Eventualmente da raddoppiare, anche perché i manifesti sono fronte retro. Però nessuno interviene e la campagna elettorale di Lorenzotti va avanti, fra tante ombre e altrettante luci. Quelle dei lampioni pubblici.