"Basta. Non possiamo più aspettare". Questo lo striscione che ha aperto il corteo della Fiom, partito questa mattina da piazza della Repubblica e che ha raggiunto piazza San Giovanni. In "centomila", secondo gli organizzatori, hanno preso parte al corteo per chiedere di "rimettere al centro dell'agenda politica e del dibattito il tema del lavoro e fermare le politiche di austerità". "Basta licenziamenti, meno orario più salario", "Il 25 aprile è ora. Fermiamo il golpe. 10-100-1000 comitati di liberazione nazionale", alcuni dei cartelli esposti. Alla testa i i lavoratori dell'Emilia Romagna. Hanno partecipato studenti, operai e pezzi della sinistra. Ha aderito anche il Movimento5Stelle. A sfilare anche il leader di Emergency, Gino Strada.Alle 14.45 la manifestazione è terminata e iniziato il deflusso dei partecipanti. Tutti ripristinati i percorsi e i capolinea dell'intera rete di bus. Lo comunica, in una nota, Agenzia per la mobilità.
RODOTA' - La testa del corteo è arrivata a San Giovanni, mentre la coda è rimasta alla stazione Termini. E dalla piazza si leva il grido ''sciopero generale'', mentre si succedono gli interventi dal palco. A Stefano Rodotà la tessera onoraria della categoria (''La Fiom in questi anni si è battuta per i diritti di tutti, e ha tenuto alta questa bandiera, soprattutto nella vicenda di Pomigliano'', ha detto nel suo intervento).
LANDINI - ''Abbiamo invitato tutti a questa manifestazione e voglio dire senza polemiche, che essere qui oggi non è solo essere rispettosi della Fiom. Non capisco come si può essere al governo con Berlusconi e aver paura di essere qui'', attacca nel suo intervento dal palco il segretario generale Landini. E poi lancia una sferzata all'esecutivo nazionale: ''Senza discontinuità, questo governo non avrà una lunga durata e noi non ci rassegniamo''.
LA POLEMICA - Polemiche per l’assenza del Pd. "Avrei sperato che il mio partito ci fosse". Commenta Sergio Cofferati, eurodeputato del Pd ed ex segretario nazionale della Cgil. ''Ma alcuni, a titolo personale come me, ci sono'', ha aggiunto. E in effetti qualche democratico a titolo personale ha partecipato. E' il caso dell'ex segretario romano, e oggi deputato, Marco Miccoli. "Siamo qui - afferma - perché è giusto, perché all'epoca della crisi i metalmeccanici non si lasciano soli, perché hanno ragione a chiedere lavoro, formazione e pensioni più giuste e perché il Pd è da sempre presente a fianco di una categoria importante che speriamo torni al più presto a sfilare unita".
Il segretario, alla testa del corteo, è intervenuto sul rifinanziamento della cassa integrazione in deroga. ''Il rifinanziamento della cig approvato ieri dal consiglio dei ministri è un fatto positivo ma non è detto che quel miliardo sia sufficiente e, comunque bisogna andare oltre l'emergenza: se il governo non sarà capace di farlo, allora avrà vita breve'', ha detto.
I BUS E TRAM - Le deviazioni dei bus e tram: linee tram 5-14-105 non attive Porta Maggiore-Termini; linea 3 non attiva Porta Maggiore-Piramide; attive deviazioni/limitazioni linee bus Centro C3-H-16-40-53-60-60L-64-70-71-75-81-82-85-87-92-105-170-175-186-360-590-649-650-665-673-714-810 e 910. Dalle ore 13 stazione San Giovanni metro A chiusa. Lo comunica Agenzia per la mobilita'.