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Derby, il Tar conferma§”Si gioca domenica alle 18”

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Si giocherà domenica 26 maggio alle 18 il derby di Coppa Italia Roma-Lazio. Lo ha deciso la III sezione quater del Tar presieduto da Italo Riggio. Ribadito anche in sede collegiale il 'no' espresso dal presidente della stessa sezione il 15 maggio scorso all'istanza cautelare del Codacons. L'associazione dei consumatori sollecitava lo spostamento dell'orario della partita dell'Olimpico di Roma vista la concomitanza con le elezioni comunali.

IL CAMPIDOGLIO - "Siamo contenti che sia stato a questo punto confermato giorno e orario della partita da parte del Tar. Ulteriori spostamenti avrebbero solo creato confusioni tra i cittadini e i tifosi. Quindi a questo punto bene così. Ritengo che non ci saranno problemi per la concomitanza con la giornata elettorale. La macchina organizzativa di Roma capitale è pronta. Speriamo che sia solo una bella festa di sport". Così Andrea Magnanelli, capo dell'avvocatura del Campidoglio in merito alla decisione del Tar del Lazio che ha mantenuto lo svolgimento della finale di Coppa Italia Roma-Lazio per domenica 26 alle 18.

IL CODACONS - "Per il Ninistro dell’Interno Angelino Alfano i cittadini romani devono esercitare il diritto di volto compatibilmente con gli orari del derby Roma-Lazio del 26 maggio prossimo. Questo il succo di una memoria depositata dal Ministero dell’Interno al Tar del Lazio, nell’ambito del ricorso del Codacons contro la finale di Coppa Italia". Così il Codacons in una nota: "'I cittadini romani non subiscono alcuna compressione del diritto di voto per effetto dello svolgimento, nella stessa data delle elezioni comunali, della finale della Tim Cup 2013 – scrive il ministero nella memoria – atteso che il diritto di voto, oltre che nelle stesse ore in cui si giocherà la partita, potrà essere esercitato in ogni altro momento in cui le urne sono aperte nelle giornate di domenica 26 maggio e lunedì 27 maggio 2013'. Chiedendo il rigetto del ricorso, il Ministero si assume la responsabilità del regolare svolgimento delle elezioni a Roma – commenta l’associazione – Ciò significa che, in caso di problemi nell’esercitare il diritto di voto da parte dei cittadini per cause imputabili alla partita in questione, e conseguente annullamento delle elezioni nella capitale, lo stesso ministro Alfano sarà chiamato a risarcire la collettività per il danno erariale prodotto", conclude il Codacons.


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