Sarebbero 13 le persone che sono finite nell'inchiesta per le spese pazze fatte con i soldi dei gruppi consiliari della Regione Lazio. Con Franco Fiorito, ex capogruppo Pdl alla Pisana, ci sono anche il suo successore alla guida del Popolo della libertà Carlo de Romanis e Lidia Nobili. L'accusa di concorso in peculato tocca anche Emanuele Occhipinti, coordinatore dei giovani del Partito popolare europeo. A lui sarebbero arrivati 50 mila euro, girati direttamente dallo stesso De Romanis. Mentre 160 mila sarebbero stati girati a Paolo Campanelli, titolare della società Lallaria, che avrebbe organizzato alcune cene per l'ex consigliera di Rieti.
TUTTI SOTTO OSSERVAZIONE - Ma sotto la lente di ingrandimento della procura sono finiti tutti gli eletti del partito di Berlusconi. Accertamenti inevitabili per portare a galla il sistema Fiorito, l'ex capogruppo che rischia una condanna a 5 anni. Una struttura di cui aveva parlato per primo lo stesso imputato, ipotesi non confermate dai magistrati. Ma che dimostrano come l'attenzione si sia spostata su molti suoi ex colleghi, visto che il federale di Anagni si difendeva dicendo: "Fanno tutti così".
LE ACCUSE DI FIORITO - Un modo per sottolineare come in molti fossero a conoscenza dei fatti e di come utilizzassero fondi pubblici per fini personali. Spulciando i conti Pdl in Regione, saltano agli occhi le spese di altri consiglieri. Tra questi, oltre a De Romanis e alla Nobili, sarebbero iscritti nel registro degli indagati anche Stefano Galetto, che gira i soldi a una società di rugby; Andrea Bernaudo; Giancarlo Miele e Chiara Colosimo, nominata capogruppo dopo lo scoppio dello scandalo e che in quel ruolo chiedeva un partito fatto di onesti.
EX CONSIGLIERI A RISCHIO - Davanti agli inquirenti il primo a parlare sarà De Romanis. Ma sembra che il pm Pioletti e il procuratore Caporale vorranno ascoltare tutti gli eletti pidiellini per vederci chiaro. Non solo spese pazze, ma anche fatture fantasma: sembra che siano state emesse per prestazioni mai fatte. Intanto Fiorito continua a puntare il dito contro il suo accusatore, Franco Battistoni. Ma rischiano anche Ernesto Irmici e Veronica Cappellaro, Romolo del Balzo e Isabella Rauti, moglie del sindaco Alemanno. Ma per loro due, per ora, sembrano non esserci procedimenti a carico.