Quantcast
Channel: PaeseSera.it > Homepage
Viewing all articles
Browse latest Browse all 6467

Cinema, il Cub lancia l'allarme§ "Il 66 per cento ha chiuso i battenti"

$
0
0

Cittadini, lavoratori e sindacati uniti per capire il futuro del cinema a Roma. Durante la conferenza stampa di stamane indetta da Cub informazione, sono state presentate firme e proposte per far fronte all'allarme chiusura che affligge le sale cinematografiche capitoline.

I DATI - Numeri pesanti quelli denunciati sin dalle prime battute dal portavoce Cub, Mario Carucci: "Trentatré cinema chiusi dagli anni '90 a oggi, di cui quattro negli ultimi due anni. I dati percentuale di Roma sul mondo cinematografico sono chiari: considerando le cinquanta strutture rimaste aperte, negli ultimi vent'anni il 66% dei cinema capitolini ha chiuso. E in dirittura d'arrivo, dopo il Metropolitan, il Roma, l'Embassy e il Troisi ce ne sono altri, fra cui il Royal di San Giovanni e, soprattutto, il Maestoso di via Appia, sempre più vicino alla chiusura dei battenti. Noi vogliamo cominciare a smuovere qualcosa. Abbiamo due questioni in parallelo: la dimensione locale rappresentata dal caso Maestoso e l'appello generale con cui intendiamo chiedere una regolamentazione per il cambio di destinazione d'uso delle strutture. Quanti altri cinema dovranno chiudere ed essere sostituiti da megastore e sale bingo? Abbiamo raccolto migliaia di firme, dati significativi che dimostrano la presenza di una sensibilità popolare, purtroppo non riscontrata in nessuna sponda politica. Qualcuno deve lavorare per un confronto tra rappresentanti dei lavoratori, imprenditori e cittadini. Noi chiediamo un tavolo di discussione per arrivare a una consultazione e a una legge regionale".

IL DIGITALE - Allarme chiusura, ma anche allarme digitale: "La rivoluzione digitale - sottolinea Carucci - comporta molti problemi. Oltre al rischio occupazionale per i proiezionisti, vanno evidenziati i costi altissimi dei nuovi dispositivi necessari, tecnologie i cui costi possono comportare ulteriori problemi economici, dunque altre chiusure. Chiediamo l'accesso al credito per gli imprenditori, opportunamente affiancato da una regolamentazione per tutelare i lavoratori". Firme e proposte, fa sapere Cub, verranno consegnate con l'inserimento della nuova amministrazione comunale. Non si fermano, invece, le proteste contro Ferrero e il giro di licenziamenti legati al circuito Mediaport Cinema: "Entro giugno - spiegano gli esponenti Cub - ci mobiliteremo per una manifestazione presso il tribunale di Roma. Basta con le proroghe di Unicredit sul perfezionamento dell'acquisto del patrimonio cinematografico di Cecchi Gori; basta con le chiusure e i licenziamenti".


Viewing all articles
Browse latest Browse all 6467

Trending Articles