Faceva parte dell’enorme patrimonio accumulato nel corso degli anni dai componenti della banda della Magliana e proveniente dalle loro fiorenti e molteplici attività illegali. E’ una splendida villa nelle vicinanze del lago di Castelgandolfo. Gli agenti del Commissariato di Albano, diretto da Massimo Fiore, dando esecuzione a un provvedimento di confisca, dopo l’atto di assenso della Corte di Cassazione, hanno permesso al Comune di Castelgandolfo di entrarne in possesso. Incaricata dell’operazione è stata l’Ansbc.
IL CASTELLO DI NICOLETTI - L’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Ansbc), organismo appositamente istituito nel 2010 e sotto il controllo del Ministero dell’interno, ha il compito di dare attuazione al procedimento di confisca e assegnazione dei beni ad enti statali per essere utilizzati per fini socialmente utili. La costruzione, che si sviluppa su tre piani e ha un’estensione di circa 450 metri quadrati, ed è conosciuta alle cronache con il nome de “il Castelletto” per la presenza di una caratteristica torre con una splendida vista sul lago ed un grande parco annesso, era intestata ad una società riconducibile all’ ex tesoriere della banda della Magliana Enrico Nicoletti.
CI SARA' LA PROTEZIONE CIVILE O LA POLIZIA DEL PONTEFICE - Nel recente passato, la villa, che si trova in via dei Pescatori 14, è rimasta nella disponibilità di una famiglia che dai primi accertamenti non risulta coinvolta nelle vicende per cui si è proceduto alla confisca. Attualmente sono diversi i progetti all’esame del Comune assegnatario del prestigioso bene immobile, il cui valore è ampiamente superiore ai due milioni di euro, e che prevedono diverse possibilità sulla destinazione dell’intera costruzione. Maggiore consistenza, tra le varie opzioni, sembrano avere quelle che prevedono l’istituzione della sede della locale protezione civile o come presidio delle forze dell’ordine incaricate della sicurezza del Pontefice e l’allestimento di altri locali da destinarsi ad iniziative di carattere sociale.
PER ORA AFFIDATO AL COMUNE - Continuano le operazioni di trasloco e inventario degli oggetti e del mobilio rinvenuti all’interno della villa confiscata all’ex tesoriere della banda della Magliana Enrico Nicoletti. Il materiale sarà stoccato a carico della persona che aveva disponibilità dell’immobile, in un magazzino il cui titolare è stato nominato custode giudiziale. Il provvedimento, firmato dal Prefetto Giuseppe Caruso, direttore dell’Anbsc, ha consentito di confiscare l’immobile di gran pregio in via definitiva, e di riassegnarlo al comune di Castel Gandolfo che provvederà ad istituire durante i mesi estivi, un presidio congiunto delle forze dell’ordine e della Cri italiana. Le attività di sopralluogo, verifica e formale confisca, cui hanno partecipato gli agenti del Commissariato di Albano, i militari dell’Arma dei carabinieri di Castel Gandolfo ovvero la Polizia Locale della città, oltre a personale dell’agenzia, sono state effettuate senza particolari criticità di ordine e sicurezza.