La parola chiave è "controcultura". Venerdì 16 e sabato 17, presso il centro sociale occupato "Forte Prenestino", parte la prima edizione del Festival dell'Editoria Libertaria Indipendente: un'occasione per "Conoscere e condividere la storia e l'evoluzione del pensiero e delle pratiche sovversive". L'iniziativa, a sostegno del progetto "biblioteca archivio", si articolerà fra presentazioni, dibattiti, intrattenimento, musica e proiezioni: due giorni in compagnia di editori e realtà autorganizzate attive nell'industria controculturale per dare inizio alla biblioteca del Forte Prenestino, intitolata alla partigiana romana Carla Capponi
Tante le case editrici indipendenti che hanno aderito al progetto: da Odradek a Derive e Approdi, dall'Archivio Primo Moroni a Kaos. Il festival si apre venerdì 16 novembre, ore 18, con la presentazione a cura di Roberto Carocci del volume Roma sovversiva, edito da Odradek. Si prosegue con la Libreria Calusca e con gli interventi di Valerio Evangelisti e dell'Assemblea permanente studenti Sociologia su Letteratura e Conflitto. Sabato 17 sarà invece il turno di Diritto alla città, edito Fortepressa, e di Oltre 16 anni - 1993 2011. Proseguirà Catia Gabrielli con la presentazione de L'arte in azione. Proudhon e gli artisti della Comune, edito da Mimesis. In chiusura si svolgerà l'incontro dedicato all'opera Nestoriani Machino. Bandiera nera sull'Ucraina, Edizioni Elèuthera. Tanti anche gli appuntamenti fra musica, lettura e video. Da sottolineare il reading promosso dall'associazione "Scrittori Precari", la mostra Una vita ribelle a cura di Marco Camenisch e la proiezione del documentario Stateless, di Nunzio Gringeri e Mauro Mondello: la testimonianza in presa diretta della vita di migliaia di uomini e donne bloccati dal febbraio del 2011 nel campo profughi di Shousha, al confine fra Libia e Tunisia.
