Il tempo delle nomine è formalmente finito. Ma quelle dei tre dirigenti alla Compagnia di trasporti laziali (Cotral) dimostrano che non è così. La denuncia arriva ieri dal capogruppo democratico alla Pisana, Esterino Montino, che rivela le nuove assunzioni. E parla di “atto illegittimo”. Perché la Regione Lazio, dopo le dimissioni dell’ex governatrice Renata Polverini, è in ordinaria amministrazione. “Il Consiglio è sciolto – ricorda l’esponente del Pd – non si può continuare con le regalie”. Mentre ogni giorno saltano decine di corse, con studenti e lavoratori per ore in attesa davanti alle fermate dei mezzi.
"PROCEDURE DA CHIUDERE" - Eppure il bando parla chiaro: Cotral è alla ricerca di nuovi profili professionali. Per Montino, l’ex presidente dovrebbe comunicare “in modo ufficiale a tutte le strutture regionali e ai consigli d'amministrazione delle società, che queste procedure sono da chiudere”. Situazione che, secondo il capogruppo Pd, conferma la necessità di votare entro la fine dell’anno. Ipotesi suggerita “con insistenza dal ministro Cancellieri – aggiunge – mentre la Polverini e il suo cerchio magico fanno melina e cercano di assicurarsi un futuro politico mettendo i costi a carico dei cittadini del Lazio che chiedono solo di voltare pagina e subito”.
"EMERGENZA DEMOCRATICA" - Per Jean Leonard Touadì, deputato e portavoce della segreteria del Partito democratico del Lazio, sono atti che si traducono in “totale disprezzo per le norme, per la decenza e per i cittadini, ai quali da una parte viene impedito il diritto al voto, mentre dall’altra si procede a nominare alti dirigenti nelle aziende controllate”. Toaudì parla di emergenza democratica, “aggravata da questi comportamenti”, che dimostrano come Polverini sia rinchiusa “in un il bunker e continui con la cattiva politica di nomine, inciuci e spartizioni”. La richiesta, sempre la stessa: al voto subito per voltare pagina.
"L'ECONOMIA E' FERMA" - Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di partito Enzo Foschi. Il consigliere regionale accusa l’ex governatrice di “essere imbullonata sulla sua poltrona, nonostante il governo Monti e i cittadini chiedano l’apertura delle urne”. Un atto indispensabile per ridare un governo ad una Regione dove “l’economia – sottolinea Foschi – è ferma”. “Ma la Polverini – continua – fa melina, nelle società si prosegue con le assunzioni, in maniera illegittima, di nuovi dirigenti”.
LA COTRAL RESPINGE LE ACCUSE - Ma la Cotral respinge le accuse e spiega di avere fatto tutto secondo quanto disposto dalla legge Brunetta in merito alle assunzioni di posizioni apicali nella pubblica amministrazione. E spiega: "Dopo il licenziamento di tre dirigenti (i componenti della Commissione istituita per le selezioni di personale avvenute tra il 2008 e il 2010 che sono stati rimossi e sottoposti ad accertamenti da parte della magistratura a seguito di pareri pervenuti da parte di tre legali alla Società poiché non risultava pubblicata la relativa graduatoria), la recente scadenza di contratto a tempo determinato di un altro dirigente e l'ulteriore ridimensionamento, ancora in corso, del numero di dirigenti per sopraggiunti limiti di età, il CdA di Cotral Spa, al fine di riequilibrare la pianta organica aziendale, delibera, con l'autorizzazione dell'Assemblea dei Soci, nel mese di giugno di quest'anno, l'indizione di una selezione pubblica". Una selezione che segue quella di altri due dirigenti "predisposta, per la prima volta nella storia dell'Azienda, tra agosto e settembre dello scorso anno".
L'azienda aggiunge: "Non si può, pertanto, strumentalizzare la questione come iniziativa pre elettorale poiché si tratta di una manovra di continuità rispetto a un percorso virtuoso che Cotral Spa intende oggi seguire in osservanza dei dettami legge e in netto contrasto con quanto avveniva nel passato quando i vertici procedevano esclusivamente per 'chiamata diretta' o attraverso procedure che, da verifiche interne, hanno poi meritato l'attenzione della magistratura". E ci tiene a ricordare che "nella storia di Cotral Spa non sono mai state prodotte selezioni né interne né esterne, ma solo promozioni, e ben sei nel solo anno 2010. Invece, dal primo maggio del 2011, quando è stato revocato il Cda della precedente amministrazione, l'Azienda non ha mai provveduto ad avanzamenti o promozioni di personale e ha anzi attivato verifiche in ordine a quelle prodotte nel passato (qualifiche assegnate, numerosi spostamenti da e per aziende pubbliche romane, migrazione di dirigenti) per accertare che non siano in contrasto con le norme di legge".
I PRESIDI DELLA DEMOCRAZIA - Intanto da mercoledì 17 ottobre tutti gli eletti del Pd Lazio scenderanno nelle piazze della Regione (il fulcro dell'iniziativa a Santi Apostoli), nei capoluoghi della Provincia e davanti alle prefetture per chiedere di andare subito al voto. I "presidi della democrazia" sono stati decisi in un documento firmato dal segretario del Pd Lazio Enrico Gasbarra, dal segretario del Pd Roma Marco Miccoli e dai coordinatori provinciali di Frosinone, Viterbo, Latina, Roma e Rieti. "Ai cittadini va restituita la parola per voltare pagine nel Lazio", si legge nel documento.