Anche in questo fine settimana i carabinieri del Gruppo di Roma, con la collaborazione dei Carabinieri dell’8° Reggimento Lazio, hanno condotto un’attività di controllo in tutta la Capitale per contrastare ogni forma di microcriminalità, vigilando in modo particolare nei quartieri della movida e nei quartieri di interesse turistico.
DROGA E FURTI - Particolare attenzione è stata rivolta al contrasto dello spaccio di stupefacenti al rispetto delle ordinanze sindacali ed ai reati predatori che colpiscono in modo diretto i turisti. Il bilancio complessivo delle attività dei militari impegnati nel week-end è di 37 persone arrestate e di altre 14 denunciate a piede libero. Di tutte le persone arrestate, 14 sono per spaccio, eseguiti nei confronti di pusher, caduti nella rete dei carabinieri durante le numerose operazioni antidroga effettuate nei quartieri Monti, Testaccio, Pigneto, San Lorenzo e Trastevere mentre, altre 13 persone, sono state arrestate per furti vari e borseggi. Centinaia di dosi di stupefacente (hashish, marijuana, cocaina, eroina), trovate nella disponibilità dei pusher che sono state sequestrate dai militari assieme a denaro contante, provento dell’attività illecita. Durante i controlli, inoltre, diverse persone sono state identificate mentre acquistavano droga dai loro spacciatori di fiducia e che, per questo motivo, saranno segnalate all’Ufficio Territoriale del Governo per i provvedimenti del caso. Molta anche la refurtiva rinvenuta ai ladri arrestati dai militari e successivamente restituita ai legittimi proprietari. Gli arrestati saranno condotti presso le aule del Tribunale di piazzale Clodio per essere giudicati con il rito direttissimo.
ALTRI REATI - Non sono mancate le verifiche finalizzate al contrasto dell’abusivismo commerciale (diverse centinaia gli articoli di ogni genere sequestrati e oltre una ventina le persone, prevalentemente extracomunitarie, sanzionate) e al rispetto delle norme del Codice della Strada. In quest’ultimo caso, la guida in stato di ebbrezza e la guida senza patente è stata la violazione maggiormente contestata agli automobilisti fermati per i controlli di routine.