L'allerta della Protezione civile per avverse condizioni meterologiche e l'arrivo annunciato del ciclone Cleopatra su gran parte del Paese fanno ben poco sperare sulla tenuta del tempo nei prossimi giorni. A Roma, ad esempio, si preannunciano giorni di pesanti perturbazioni. Per coloro che si dovessero trovare nel bel mezzo di un nubifragio, la Protezione civile ha stilato sul suo sito un prontuario dedicato esclusivamente al rischio meteo-idrologico ed idraulico, quest'ultimo termine riferito alla concreta azione dell'acqua sui suoli, siano essi superfici liquide o solide, che può appunto generare frane, valanghe ed erosioni.
IN CASO DI FRANE - In Italia - scrive la Protezione civile - il dissesto idrogeologico è diffuso in modo capillare e rappresenta un problema di notevole importanza. I rischi sono fortemente condizionati dall'azione dell'uomo: la densità della popolazione, la progressiva urbanizzazione, l'abbandono dei terreni montani, l'abusivismo edilizio, il continuo disboscamento, l'uso di tecniche agricole poco rispettose dell'ambiente e la mancata manutenzione dei versanti e dei corsi d'acqua hanno aggravato la situazione e messo ulteriormente in evidenza la fragilità del territorio italiano. Il prontuario evidenzia i comportamenti più adeguati per ogni evenienza, dal semplice temporale alla frana. In quest'ultimo caso, i pericoli sono particolarmente accentuati per il malcapitato che vi si trovasse nel mezzo: "Se la frana viene verso di te - consiglia la Protezione civile - allontanati il più velocemente possibile, cercando di raggiungere un posto più elevato o stabile; se non è possibile scappare, rannicchiati il più possibile su te stesso e proteggi la tua testa; guarda sempre verso la frana facendo attenzione a pietre o ad altri oggetti che, rimbalzando, ti potrebbero colpire; non soffermarti sotto pali o tralicci: potrebbero crollare o cadere".
DURANTE I TEMPORALI - In caso di temporali, la possibilità di essere colpiti da fulmini è da tenere in considerazione. Quindi, al di là di una più scontata attenzione agli alberi e ai pali, sarebbe meglio togliersi di dosso anche eventuali oggetti metallici. Se ci si trova in montagna - precisa la Protezione civile - è meglio tornare a bassa quota, liberarsi da picozze e sci e, magari, cercare una grotta in cui ripararsi. Al lago, invece, bisogna evitare il contatto con l'acqua, mentre in campeggio, si deve evitare il contatto con strutture metalliche o togliere l'alimentazione dalle apparecchiature elettriche. Pioggia associata a grandine genera altri rischi, soprattutto per chi si trova in automobile: evitare, in primo luogo, sottovia e sottopassi per il rischio di trovarsi sommersi. L'asfalto viscido, anche se non allagato - sostiene la Protezione civile - riduce l'efficienza delle frenate ed è quindi il caso di limitare la velocità o fermarsi in un'area di sosta. Se si è a piedi, bisogna evitare di soffermarsi in ambienti come scantinati, piani bassi, garage, sempre a forte rischio allagamento.
IN CASA - In caso di nubifragio o alluvione prolungata il discorso del prontuario è più complesso e distingue tra chi si trova in casa oppure all'esterno e fornisce suggerimenti su un eventuale kit da tenere a portata di mano. Intanto, per la Protezione civile, chi si trovi ai piani alti dovrebbe fornire ospitalità a chi si trova al piano terra. Poi, non si deve cercare di mettere in salvo auto o mezzi agricoli perché c'è il rischio di venire sommersi dai detriti. Sempre in casa, sarebbe meglio non usare l'ascensore e nemmeno l'acqua del rubinetto che a quel punto potrebbe essere inquinata.
ALL'APERTO - Fuori casa, invece, si consiglia di non utilizzare l'auto e di evitare di transitare lungo gli argini dei corsi d'acqua, o sostare sopra ponti o passerelle. Durante un'escursione o una gita fuori porta, affidarsi a chi conosce bene il luogo e spostarsi sempre e comunque verso l'alto. Inoltre, il telefono dev'essere utilizzato solo in caso di emergenze per evitare sovraccarichi, mentre bisogna tenersi lontani da alberi isolati, scarpate naturali o artificiali. E' utile poi - conclude la Protezione civile - avere in casa una serie di oggetti fondamentali in caso di emergenza: kit di pronto soccorso, generi alimentari non deperibili, scarpe pesanti, scorta di acqua potabile, vestiario pesante di ricambio, impermeabili leggeri, torcia elettrica con pila di riserva, radio e pile con riserva, coltello multiuso, fotocopia documenti di identità, chiavi di casa, valori (contanti, preziosi), carta e penna.