"Una svolta". Così il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti definisce la sentenza di condanna emessa dal Tribunale Penale di Roma a carico di imputati di reati di usura aggravata ed estorsione che, per la prima volta, riconosce un risarcimento anche alle pubbliche amministrazioni che si sono costituite in giudizio. Il delegato del Sindacoper le politiche di contrasto dell'usura e del racket, Luigi Ciatti spiega che il Tribunale penale "ha riconosciuto il ruolo di tutela dell’Amministrazione capitolina e l’impegno prodigato nella lotta agli odiosi fenomeni dell’usura e dell’estorsione che rappresentano un ostacolo alla promozione dello sviluppo economico, sociale e culturale della cittadinanza".
45MILA EURO DI RISARCIMENTO - Ciatti sottolinea poi che "Il Tribunale ha accolto in toto le richieste dell’Avvocatura Capitolina, riconoscendo la tutela che l’amministrazione ha offerto attraverso i propri Sportelli di ascolto alle vittime stabilendo in favore di Roma Capitale un risarcimento di 45mila euro, ancorando la quantificazione del danno al costo sostenuto dall’amministrazione al parziale costo degli Sportelli". Poi cita un episodio: "Grazie al lavoro degli operatori dello Sportello di Cinecittà una vittima di usura ed estorsione non è rimasta sola, trovando assistenza e consulenza. La sentenza, quando avrà concreta esecuzione, consentirà di fatto di porre a carico degli usurai i costi sostenuti per assistere le vittime dei loro reati".
ZINGARETTI: "LA PROVINCIA SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE" - E Zingaretti sugella la decisione: "E' una svolta fondamentale nella lotta all’usura e alla criminalità organizzata. La Provincia di Roma ha già deciso di investire la somma stanziata dal Tribunale per finanziare altri progetti in questo campo e soprattutto per offrire sempre maggiore tutela e protezione ai cittadini vittime del fenomeno. E’ proprio la solitudine a rendere queste persone facili prede degli usurai. L’Amministrazione di palazzo Valentini intende seguire questa strada e costituirsi, qualora si presentasse ancora l’occasione, parte civile proprio per non lasciare nessuno solo”.