Una collaborazione tra Roma Capitale e le associazioni di categoria dei pubblici esercizi per contrastare il fenomeno della movida violenta. E' quanto firmato oggi dal sindaco Gianni Alemanno e dai rappresentanti delle associazioni in Campidoglio. "Questa collaborazione nasce dal superamento dell'ordinanza antialcol. Abbiamo voluto creare un'altarnativa grazie alla collaborazione con i pubblici esercizi - ha spiegato Alemanno - per dare una svolta al fenomeno in tutto il territorio senza mettere in piedi nuove ordinanze. Questa collaborazione avviene all'indomani di quanto successo a piazza Cavour. E' una sfida per tutti noi. Se il protocollo non dovesse produrre i risultati sperati allora si ripresenterà l'esigenza di una nuova ordinanza. I fenomeni della movida nascono da confusione e dall'azione di piccoli gruppi di violenti. E' necessario quindi convincere il 90% dei ragazzi perbene a non confondersi con quelli che vogliono creare confusione. Voglio inoltre tranquillizzare tutti che questa collaborazione non significa un abbassamento dellìattenzione sul fenomeno ma solo un nuovo modo di intervenire". Nel corso dell'incontro il sindaco ha fatto sapere che "a novembre partirà una campagna contro il fenomeno del commercio abusivo. Prima dell'avvio, comunque, incontreremo le categorie commerciali per discutere assieme ogni punto".
HOSTESS E STEWARD - I punti salienti del protocollo riguardano essenzialmente l'aspetto della sicurezza e della prevenzione. Verranno forniti "Alcol test" nei locali, da novembre ci sarà la presenza di hostess e steward, verranno distribuiti etilometri usa e getta, verrà distribuito materiale informativo. Dal canto loro i pubblici esercenti si impegnano a favorire campagne istituzionali di informazione, di sensibilizzare gli avventori affinché all'uscita dei locali evitino comportamenti pregiudizievoli per la quiete pubblica, informino circa il rischio di sanzioni per chi disturba la quiete pubblica, dare la possibilità di usufruire dei servizi igienici del locale anche ai non clienti e mantenere liberi gli spazi da ogni ingombro e rifiuti ed infine non aderire né partecipare al Pub Crawl. Il protocollo, tenuto conto della natura sperimentalo, avrà la durata di un anno.
GLI ABITANTI DEL CENTRO STORICO - Sul piede di guerra l'associazione abitanti centro storico: "Perché non si ricomincia dalle regole e dalla loro applicazione, invece di sottoscrivere un accordo che oltre ad ignorare la voce dei residenti, convocati ai tavoli proprio su questi temi, copre e ignora tutti i problemi reali e li cristallizza senza risolverli? Inquinamento acustico, Osp non coerenti con la metratura dei locali ove si svolge l’attività, 'sequestro' del territorio pubblico reso indisponibile alla normale vita quotidiana (vedi accesso ai portoni), rilascio delle licenze con modalità tutte da accertare: questi sì elementi di cui l’Amministrazione dovrebbe farsi subito carico". L'associazione attacca poi "gli affitti stratosferici dei locali commerciali che ancor più adesso, considerata la crisi, dovrebbero essere motivo di accertamento per qualificare l’Amministrazione nel segno della trasparenza e del rispetto della legalità". Quello su cui gli abitanti pongono l'attenzione è "un complesso di problemi che rimangono irrisolti a favore di chi vive e vede il territorio del centro della Capitale solo come un luogo per continuare a fare affari e tenere in pugno politici e amministrativi". Secondo l'Aacs infine "'L’offerta qualificata' degli esercenti è solo il classico accordo di superficie tra Amministrazione e commercianti che lascerà intatti tutti i problemi profondi che sono all’origine della degenerazione della movida e della conseguente sicurezza che non potrà essere certo garantita sostituendosi alle forze dell’ordine - continua la nota - Detto ciò, risulta esercizio inutile per la stessa Amministrazione comunale convocare ma non ascoltare e non considerare la voce degli abitanti del Centro storico, che al pari di tutte le altre categorie con le quali il Campidoglio si confronta lavorano pagano le tasse e sono elettori".