"Müller? Ci sta facendo promozione gratuita". E' sereno e sicuro del fatto suo Gianni Amelio, da quattro anni direttore artistico del Torino Film Festival - che quest'anno, dal 23 novembre al 1° dicembre, celebra la 30/a edizione - e da alcuni mesi impegnato a difendersi dalle "scortesie" della concorrenza capitolina. Prima la decisione di spostare il Festival Internazionale del Film di Roma a metà novembre (dal 9 al 17), avvicinandosi moltissimo alla manifestazione torinese. Poi "l'attacco" durante la conferenza stampa all'Auditorium, la settimana scorsa, quando Müller ha definito la kermesse torinese "sempre più generalista".
"SPAZIO ALLE CINEMATOGRAFIE MINORI" - Intercettato da Paese Sera al Galà del Cinema e della Fiction in Campania, dove ha ricevuto il premio speciale come regista dell'anno, nella serata di chiusura il 13 ottobre al Castello medievale di Castellammare di Stabia, Gianni Amelio ha risposto a tono al direttore del festival capitolino: "Doveva dire qualcosa e ha detto una battuta che semplicemente non corrisponde alla verità. E anzi ci sta facendo promozione grautita. Il 30° Torino Film Festival sarà addirittura un po' più bello delle passate edizioni da me dirette. Ci saranno tante scoperte da paesi difficili da toccare cinematograficamente, come la Mongolia, l'India di Calcutta e non di Bombay, e un film turco molto importante. Dunque molto spazio alle cinematografie minori: non mi pare che si possa parlare di festival generalista".
"DOPO IL TFF PIU' TEMPO PER IL MIO MESTIERE VERO" - Nell'ultimo anno Gianni Amelio ha portato al cinema l'apprezzato Il primo uomo, ma con la direzione del Tff ha comunque dovuto trascurare un po' il suo mestiere di regista. "Questo sarà il mio ultimo Torino Film Festival: vorrà dire che tornerò con più leggerezza verso il mio mestiere vero di regista. In questi anni, in effetti, ho sacrificato qualcosa. Ora invece ho tanti progetti: a marzo inizierò a girare L'intrepido a Milano, una commedia che può anche strappare qualche lacrima. Poi lavorerò a una docufiction da girare in Puglia e a un progetto tv lungo.... Non posso dire di più". De L'intrepido, però, aveva già parlato a Venezia: il protagonista sarà Antonio Albanese, sarà prodotto dalla Palomar e sarà "un film sulle nostre ansie legate alla crisi, ma con un sorriso", aveva detto.