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Goss resta un altro anno§Roma trattiene i suoi campioni

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La Virtus prosegue nella sua campagna di consolidamento della squadra che solo qualche settimana fa si è giocata lo scudetto contro Siena. Dopo D'Ercole la società giallorossa ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Phil Goss per il prolungamento del contratto.

IL COMUNICATO- "Ragazzo dalle spiccate doti umane - ha scritto la società in un comunicato - oltre ad essere uno dei trascinatori della Virtus nello scorso campionato con una media di 12.9 punti e 31.4 minuti a partita con il 45.1% da 2 e il 37.1% da tre, Phil ha dimostrato di essere un leader sia in campo che nello spogliatoio".

ALBERANI- La guardia di nazionalità americana quindi resterà all’Acea anche nella prossima stagione. "Per noi si tratta di una firma particolare perché significa tanto sia dentro che fuori dal campo. Dopo la partenza di Datome era prioritario non azzerare la leadership della squadra e la buona atmosfera che si respirava in spogliatoio quest’anno. Sono veramente contento che Phil si ancora dei nostri".


Formia, in fiamme supermercato§Salvato bimbo di 2 settimane

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Un violento incendio ha seminato il panico stanotte in via Verdi a Formia. Le fiamme si sono sviluppate all’interno del supermercato Conad al piano terra di una palazzina abitata da alcune famiglie. All’arrivo dei vigili del fuoco di Gaeta i locali erano avvolti dalle fiamme e una famiglia di americani, con un bimbo di appena due settimane, è stata fatta evacuare grazie all’utilizzo dell’autoscala. Il denso fumo, infatti, minacciava la loro incolumità e occupava ogni via di uscita. Completamente distrutto il supermercato ma, per fortuna, nessuno è rimasto ferito e, il neonato, dopo le visite del caso in ospedale, è stato dimesso. Si indaga sulle cause del rogo ma il cortocircuito di un frigorifero sembra essere l’ipotesi più credibile

Ostia, rubata nave da diporto§Arrestate 4 persone

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Sventato nella scorsa notte il furto di una lussuosa barca da diporto di 27 metri. I carabinieri hanno arrestato 4 persone. Durante un ordinario servizio notturno di pattugliamento in mare, la motovedetta “Chionna” dei carabinieri ha intercettato, a circa 1 miglio a largo di Ostia, una grossa imbarcazione da diporto che procedeva senza aver attivato le previste luci di navigazione. I militari hanno intimato l’alt alla nave che, tuttavia, ha tentato la fuga operando anche alcune pericolose manovre evasive.

Dopo un prolungato inseguimento, i carabinieri sono riusciti a raggiungere ed affiancare la nave, costringendola a fermarsi. I quattro uomini a bordo, due italiani e due croati di età comprese tra 24 e 49 anni, hanno  tentato di proseguire la fuga con il tender in dotazione all’imbarcazione, ma hanno dovuto subito desistere. Dai primissimi accertamenti è emerso che la nave, di proprietà di una società di leasing toscana, era stata appena rubata da un cantiere di Fiumicino. A bordo sono stati rinvenuti e sequestrati arnesi da scasso, carte nautiche e strumenti topografici, documenti falsificati e serigrafie utili alla sua contraffazione: con ogni probabilità l’imbarcazione era destinata ad un paese del Mediterraneo, ove sarebbe stata reimmatricolata, presumibilmente con bandiera inglese.

Mafie a Ostia, nuove perquisizioni§Marino: "Fermezza contro l'illegalità"

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Proseguono le indagini che i carabinieri del Gruppo di Ostia e la Capitaneria di Porto di Roma stanno svolgendo su delega della Procura di Roma in merito a presunte irregolarita' di appalti e concessioni demaniali marittime nel X Municipio. Sono ancora in corso le perquisizioni nell'abitazione di Ostia di Cosimo Appeso, maresciallo della Marina Militare, indagato per tentata truffa ai danni del X municipio e falso ideologico, sul luogo di lavoro dell'indagato e nella sede dell'associazione culturale Proloco Ostium di cui Appeso era presidente.

 A quanto si apprende, documenti definitivi "di grande interesse" sono stati trovati nel corso delle perquisizioni effettuate ieri a casa di un parente di Aldo Papalini, ex dirigente dell'ufficio tecnico del X Municipio, indagato per abuso d'ufficio, abuso materiale e falsita' ideologica. Le indagini sulla pubblica amministrazione del X Municipio (ex XIII Municipio) stanno verificando presunti illeciti su demanio marittimo, appalti di dragaggio e di bonifica del Canale dei Pescatori, appalti di manutenzione stradale e di una pista ciclabile mai realizzata ad Ostia.

MARINO A OSTIA - All'appuntamento ad Ostia, Marino arriva con il trenino della Roma-Lido. Qualche battuta con i pendolari e poi di corsa alla conferenza stampa nella sede del Municipio X. Per parlare del litorale e delle “infiltrazioni mafiose”, che il sindaco aveva denunciato nei giorni scorsi e che oggi, dopo l'inchiesta sulle gare d'appalto e la decapitazione dell'ufficio tecnico, preoccupano sempre di più. Ma il primo cittadino risponde anche alle domande sull'assessore capitolino al Bilancio, Daniele Morgante, finita nella bufera per il doppio incarico con relativo stipendio in Campidoglio e come magistrato della Corte dei Conti.

LA CRIMINALITA' - Il nodo centrale da affrontare è quello della criminalità organizzata, che Marino promette di contrastrare, come amministratore, “insieme alle forze dell'ordine e alla magistratura”. Ma soprattutto “non è possibile che il nostro mare debba soffirere così: è questo il senso della mia visita oggi”, spiega sindaco ai microfoni della tv Canale 10. Un modo per dimostrare che “le istituzioni sono presenti, che non hanno timore di denunciare”. L'unica strada, dice convinto il primo cittadino, è “la fermezza contro qualsisasi fenomeno di illegalità”.

LA RINASCITA ECONOMICA” - Troppo facile prendersela con il suo predecessore, lascia intendere rispondendo a chi gli chiedeva se l'amministrazione Alemanno fosse stata disattenta nel contrasto alla malavita. “Non voglio fare attività politica facendo confronti con altri”, dichiara. L'obiettivo è la rinascita, anche economica, di Ostia. Perché la cittadina sul mare “ha delle bellezza che devono essere valorizzate - continua il sindaco - non con colate di cemento”. Poi ricorda espisodi come l'incendio in un chiosco durante la campagna elettorale e l'aggressione di un custode: “Non sono un investigatore, ma è chiaro che la situazione è grave”.

LA RICHIESTA DI AIUTO - Per questo non si tira indietro quando il minisindaco Tassone chiede l'aiuto del Campidoglio per l'affidamento delle spiagge, “che hanno un interesse economico”, sottolinea Marino. Ma sarà solo un “provvedimento eccezionale”, la sua direzione – assicura – è opposta: dare più forza e poteri ai singoli Municipi. Sugli stabilimenti, però, il controllo sarà capillare. Dalla polizia municipale alla camera di commercio sotto la lente di ingrandimento finiranno anche i cambi di destinazione d'uso per scoprire se dietro si cela il riciclaggio di denaro sporco.

I CONTROLLI SUL PASSATO - Negli stessi minuti in cui il sindaco spiega la sua strategia per Ostia, il segretario generale del Campidoglio, Lborio Iudicello, dà mandato per verificare gli atti del passato firmati dagli uffici della circoscrizione bagnata dal mare. Il sindaco però deve rispondere anche a chi lo incalza sulla condizione sulle risorse ecopnomiche di palazzo Senatorio.

IL BILANCIO DEL CAMPIDOGLIO - Dopo le voci rincorse nei giorni scorsi, secondo cui in cui cassa non ci sarebbero che pochi euro, Marino ribadisce di “non voler alimentare un dibattito ideologico”. “Abbiamo chiesto al ministero dell'Economia – aggiunge – l'aiuto del ragioniere generale dello Stato per certificare il bilancio del Comune”. La prima analisi l'aveva già fatta l'assessore Morgante.

IL DOPPIO INCARICO DELLA MORGANTE - Gli attacchi di ieri dal centrodestra, che la accusa di ricevere un doppio stipendio pubblico, fanno tornare Marino sulla vicenda del doppio incarico per la titolare del Bilancio capitolino. “Ad agosto il magistrato andrà fuori ruolo e lavorerà esclusivamente per il Comune”. La questione del duplice salario sarebbe già stata risolta: l'assessora-magistrato percepirà 2mila euro. “Visto che già ha – sottolinea il primo cittadino – quello della Corte dei Conti”.

LE PROMESSE - Gli assegni resteranno due, ma ai pendolari della Roma-Lido basta la prima promessa: quella di dimezzare i tempi di percorrenza dei treni entro il 2014. I residenti di Ostia, invece, chiedono più sicurezza. 

E' morto Vincenzo Cerami§Sceneggiò "La vita è bella"

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La scuola in periferia, il rugby e l'incontro con Pier Paolo Pasolini. Eventi che segnano per sempre la vita di Vincenzo Cerami, scomparso a 73 anni questa mattina a Roma dopo una lunga malattia. La poesia e la cultura, per lo scrittore e sceneggiatore, dovevano prendere forma dal quotidiano. A partire da quella romanità che non aveva mai nascosto, nonostante le origini siciliane.

GLI INIZI - La carriera di Cerami inizia presto. A vent'anni prova la strada cinema e il regista Pasolini gli offre la prima possibilità: suo assistente per Comizi d'amore. Il suo futuro da sportivo lo aveva accontonato dopo un incidente durante una partita di rugby. Che gli aveva lasciato più spazio per lo studio e il mondo della cultura. Prova come sceneggiatore di western e contemporaneamente si mette alle costole di Pasolini sui set di Uccellacci e uccellini e La terra vista dalla luna.

I SUCCESSI - Dieci anni di sacrifici e poi i primi successi. Tra questi, nel 1976, il romanzo Un borghese piccolo piccolo, che Mario Monicelli trasforma in film con Alberto Sordi che interpreta il fragile protagonista. Si aprono così le porte degli studios di Cinecittà. Emerge così il suo realismo, la sua ossessiva ricerca della realtà raccontata tra il quotidiano e il surreale. Una novità nel panorama italiano che lo portano a collaborare con Sergio Citti, per cui sfornerà Casotto e Il minestrone, Gianni Amelio, Valentino Orsini, Giuseppe Bertolucci.

IL SODALIZIO CON BENIGNI - Gli anni di piombo sono nel pieno. La cronaca è protagonista del grande schermo e arrivano Colpire al cuore all'intimismo di Segreti segreti. Nel 1988 l'incontro con Roberto Benigni per Piccolo diavolo. Lo sceneggiatore ha avuto a che fare con il genere della commedia grazie a Francesco Nuti, per cui ha scritto Tutta colpa del paradiso e Stregati.

LE ALTRE COLLABORAZIONI - Il sodalizio con l'attore toscano dà spazio all'inventiva: Cerami mette le storie, Benigni la sua simpatia. In mezzo i tradimenti con registi come Ettore Scola, per Il viaggio di Capitan Fracassa; Gianni Amelio, in I ragazzi di Via Panisperna; Giuseppe Bertolucci, I cammelli. Con Benigni però il rapporto dura fino a La vita è bella, nel 1997. Saranno sette i film realizzati a quattro mani.

LA PRIMA REGIA - Non solo. C'è anche il matrimonio artistico con Nicola Piovani, che porta Cerami in scena con Il signor Novecento e Romanzo musicale. E quello Antonio Albanese, con cui firma altre pellicole: Uomo d'acqua dolce (1996), Il nostro matrimonio (2002). Per la prima regia bisogna aspettare il 2010, per Tutti al mare. All'inizio dell'anno compare sugli schermi Rai il suo Solo me ne vo, pensato per Mariangela Melato. Intanto inizia a raccontare il suo rapporto con il mnodno del ciunema, scrivendo per Il Messaggero e per le pagine domenicali di critica cinematografica pubblicate da il Sole 24 Ore.

LA POLITICA E I PREMI - Impegno culturale che si traduce in azione, per il settore, politica. Vita a sinistra, per anni è stato ministro della cultura nel governo ombra del Pd. Dal 2009 era invece assessore al ramo nel Comune di Spoleto. Tanti i premi: finalista all'Oscar con la sceneggiatura de La vita è bella; David di Donatello alla carriera nel 2013; commendatore della Repubblica e Benemerito della Cultura e dell'Arte per volontà di Ciampi. Lascia due figli, Aisha (attrice) e Matteo (regista), e, oltre le sue opere, una frase: ''A Pasolini devo tutto. Di lui mi manca di vedere la vita come una grande poesia collettiva”. Quella che raccontava nei suoi testi.

Napolitano all'Idi per un controllo§"Istituto d'eccellenza, problemi a parte"

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A mezzogiorno, poliziotti su due ruote, auto della scorta e vigilantes circondano l'ingresso dell'Idi-San Carlo. C'è fermento davanti ai cancelli della struttura, questa volta, però, non si tratta di una manifestazione dei dipendenti a difesa del loro posto di lavoro, ma di una visita del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, qui, secondo quanto si apprende, per un controllo medico a un neo. "L'Idi è un istituto dermatologico d'eccellenza, nonostante la situazione critica, di cui io non sono un conoscitore - afferma il presidente - aspetto che mi dicano qualcosa".

Il presidente - che, secondo le informazioni, si sottopone a controlli periodici all'Idi, l'ultimo circa un mese e mezzo fa - è stato ricevuto dai commissari Massimo Spina e Carmen Regina Silvestri che gli hanno esposto i cardini del piano di risanamento, a partire dal recente accordo con la Siemens. Napolitano si è informato sull'attuale situazione dell'ospedale e dei lavoratori e - riferiscono fonti interne - s'è complimentato per come stanno procedendo le cose e avrebbe affermato: "Questo ospedale, come tanti altri, era affetto da patologie gravi".

Ponte Mammolo, in piedi su cornicione§minaccia di gettarsi giù: salvato

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In piedi sul cornicione di Ponte Mammolo minacciava di gettarsi nel vuoto. La segnalazione è giunta ieri mattina – intorno alle 11:30 – alla Sala Operativa della Questura. Alcuni passanti vedendo l’uomo hanno chiamato il “113”. Immediatamente sono state inviate sul posto due pattuglie, una del Reparto Volanti e una del Commissariato San Basilio.

Gli agenti, resisi subito conto della delicatissima situazione, si sono tenuti inizialmente a distanza dall’uomo. Hanno poi cercato di creare un rapporto di fiducia con la persona – visibilmente in stato di agitazione –  e si sono avvicinati ascoltando le sue motivazioni. L’uomo ha riferito ai poliziotti che alla base del suo gesto estremo c’erano – non meglio precisate - difficoltà economiche. Proseguendo nel dialogo e – sfruttando un suo momento di distrazione – gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo “mettendolo in sicurezza”. Sul posto era appena arrivata la figlia, che ha ringraziato gli agenti e insieme ad un’ambulanza ha accompagnato il padre presso un ospedale per accertamenti.

Lunedì sciopero dei trasporti§A rischio i bus periferici

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La Cotral Spa rende noto che, "per il giorno 22 luglio 2013, le segreterie delle Oo.ss. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti hanno indetto unosciopero di 4 ore, dalle ore 12:30 alle ore 16:30, e che la segreteria della O.S Sul Ct ha indetto uno sciopero di 24 ore, dalle ore 8:30 alle ore 17 e dalle ore 20 fino a fine servizio. Il personale di movimento, quindi, si asterrà dalle prestazioni lavorative negli orari indicati.

LO SCIOPERO - Per le Oo.ss. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti, i bus extraurbani sospenderanno di conseguenza le corse dai capolinea dalle ore 12:30 alle ore 16:30, mentre per la O.S. SUL CT dalle 8:30 alle ore 17 e dalle ore 20 fine a fine servizio, per riprendere il lavoro al termine dello sciopero con partenze dai depositi o rimesse di appartenenza. Il personale addetto alla verifica e alle biglietterie sciopererà con le stesse modalità del personale di movimento. Per le OO.SS. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugltrasporti, tutti i lavoratori degli uffici, degli impianti fissi, per il personale della trazione a turno fisso e per tutto il personale non indicato, lo sciopero avverrà per 3 ore fine turno. Per la O.S. Sul Ct, tutti i lavoratori degli uffici, degli impianti fissi, per il personale della trazione a turno fisso e per tutto il personale non indicato sospenderanno il lavoro per l'intero turno. Sono esclusi dallo sciopero gli addetti ai centralini telefonici, ai servizi di sicurezza, i guardiani, gli addetti alla portineria, i capi tecnici centrali, i capi di movimento centrali, gli ingegneri centrali. Sarà garantita la presenza dell’ausilio in 'sala operativa'. La presente comunicazione viene effettuata ai sensi e per gli effetti della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge 83/2000".  
Sciopera per 24 ore anche l'Unione Sindacale di Base (Usb) nella società Trotta Bus Service SpA del Gruppo Roma Tpl. Le otto linee a rischio sono: 077, 218, 702, 720, 721, 764, 767 e 768. Lo comunica Agenzia per la mobilita’.


Metro B, ascensore guasto§Disabile blocca le porte di un treno

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Un passeggero disabile ha messo in atto una protesta bloccando con la sua carrozzina le porte di un treno della metro B all’interno della stazione Eur Palasport. Motivo della protesta un ascensore guasto. La protesta è durata circa 10 minuti. L’intervento delle forze dell’ordine ha consentito la ripresa del servizio. I viaggiatori sono stati informati dell’inevitabile rallentamento dei treni dalla fonia di stazione. Sul posto sono intervenuti i responsabili dell’Atac per verificare i motivi del guasto dell’impianto e provvedere alla loro soluzione con la riparazione. Riparazione che, a quanto comunica l'Agenzia per la mobilità , è stata completata intorno alle 16,30. L'ascensore, quindi, è ora di nuovo in funzione.

Sulla pagina facebook di Paese Sera un lettore ha raccontato così quanto accaduto stamattina: "La linea B è stata ferma almeno mezz'ora (hanno fatto scendere tutti i passeggeri a Termini invitandoli a servirsi dei bus in quanto la metropolitana sarebbe stata ferma "a lungo"), e naturalmente dagli altoparlanti hanno omesso di dire che la protesta era stata attuata da un disabile per denunciare l'ennesimo disservizio...". Un'altra lettrice ha aggiunto: "Quell'ascensore non funziona da troppo tempo".

(Ultimo aggiornamento 17-07-2013 ore 17,00)

Aurelio, calci e pugni alla convivente§Le fa sbattere la testa contro un vetro

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Ha picchiato la convivente prendendola a calci e pugni su tutto il corpo, poi, non contento, l’ha afferrata per i capelli e le ha fatto sbattere la testa più volte contro la vetrata di una porta fino a mandarla in frantumi. E' accaduto in via De Camillis. L’uomo, un cittadino peruviano di 42 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi.

La violenza sarebbe scaturita al culmine di una lite innescata per futili motivi, aggravata dall'ubriachezza del 42enne. La vittima è riuscita a richiamare l’attenzione del portiere dello stabile, il quale ha immediatamente contattato il 112. I carabinieri intervenuti hanno bloccato l’aggressore mentre stava tentando di lasciare l’appartamento. La vittima, trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Agostino Gemelli, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 25 giorni. Nel suo racconto dei fatti, la 36enne ha riferito anche di altri episodi analoghi accaduti in passato e mai denunciati per timore di ritorsioni da parte del compagno violento. Il peruviano è stato ammanettato e portato in caserma, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa del rito direttissimo.

S. Severa, il castello resta pubblico§Approvata la mozione in Regione

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Scongiurato il rischio di vendita del castello di Santa Severa, che lo scorso anno era al centro di insistenti voci  secondo le quali sarebbe stata intenzione dell'amministrazione regionale cederlo per fare cassa. Allora in molti si scagliarono contro questa ipotesi, chiedendo che il castello venisse inserito nella lista dei beni regionali inalienabili: Il Consiglio regionale del Lazio ha preso posizione, in modo chiaro ed inequivocabile, sul destino del Castello di Santa Severa, vincolandolo al carattere pubblico, grazie all'approvazione della mozione presentata dal nostro partito". Lo ha dichiarato Gino De Paolis, capogruppo Sel alla Regione Lazio e primo firmatario della mozione.

"UN PATRIMONIO IMMENSO PER LA REGIONE" - "Il Castello di Santa Severa rappresenta per questa regione un patrimonio immenso, dal punto di vista monumentale e culturale, ma anche una straordinaria opportunità per lo sviluppo economico di un intero territorio - prosegue De Paolis - con questa mozione, abbiamo impegnato la Regione a mantenere in primo luogo il carattere pubblico del Castello e poi, non meno importante, costruire intorno ad esso quanto necessario per valorizzare le attività, i prodotti, le specificità creative e le vocazioni del territorio di riferimento, che ne ha un immenso bisogno. Oggi il Castello è in mano alla Regione, dopo l’intervento di ristrutturazione portato a termine dalla Provincia di Roma, con un investimento di quasi 9 milioni di euro. Soldi pubblici per un patrimonio del territorio nord della provincia e di tutta la Regione, che abbiamo il dovere di valorizzare".

A USO PUBBLICO E CUORE DI PERCORSI TURISTICI - De Paolis ricorda poi che "Intorno al Castello c’è stato inoltre un interessamento importante da parte dei cittadini, riuniti in un comitato 'Cittadini per il Castello', al quale hanno aderito decine di associazioni del territorio, e che sono stati promotori e preziosi consiglieri per ottenere il risultato di oggi. Anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha più volte espresso pubblicamente la sua volontà di garantire l’uso pubblico del Castello. In un’ottica di valorizzazione del patrimonio regionale quindi, il Castello di Santa Severa resterà ad uso pubblico, sarà il cuore di percorsi turistici che interessano l’area del comprensorio che comprende i comuni di Civitavecchia, con il porto crocieristico più grande del Mediterraneo, e i comuni limitrofi, e non solo".

Sfratti, "Pisapia segua esempio Marino"§Mozione di Sel alla Camera dei deputati

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La giunta Pisapia segua l'esempio di Ignazio Marino. Lo chiede il comitato Abitanti San Siro, attivo a Milano sul tema degli sfratti e degli sgomberi. "Ieri Ignazio Marino a Roma ha di nuovo preso posizione per una moratoria di sfratti e sgomberi inviando, visto la grave situazione di emergenza abitativa, una richiesta a Letta capo del governo per chiedere subito una moratoria - si legge nel comunicato del comitato - Questa decisione è stata presa in seguito all'incontro con i movimenti per il diritto all'abitare, incontro ottenuto grazie ai risultati della lotta per il diritto alla casa. E Pisapia e la giunta arancione cosa fanno? Vogliono continuare a far finta di non vedere le migliaia di persone che soffrono la crisi? Oggi saremo ancora sotto Palazzo Marino per consegnare una lettera aperta al sindaco Pisapia, una lettera per il blocco immediato di sfratti e sgomberi, perchè è sempre più ora di passare dalle parole ai fatti per realizzare politiche abitative incisive rispetto all'emergenza abitativa. Ci aspettiamo che questa giunta, come successo ieri a Roma, riceva i movimenti di lotta per la casa e il sindacato As.I.A. e si pronunci, finalmente, per una moratoria sugli sfratti", conclude

LA MOZIONE - Intanto oggi Sel ha presentato una mozione parlamentare alla Camera dei Deputati per chiedere al Governo di fissare un tavolo interistituzionale di confronto con le organizzazioni sindacali degli inquilini e soprattutto "di agire immediatamente e con fermezza per sospendere l’esecuzione delle aste riguardanti abitazioni residenziali, gli sgomberi e gli sfratti, anche quelli per morosità incolpevole". "Nel testo della mozione s’impegna inoltre il Governo a intraprendere iniziative di controllo delle procedure di dismissione del patrimonio immobiliare degli enti pubblici e privatizzati, in modo da tutelare gli inquilini, vigilando sui prezzi di vendita e sull’entità dei canoni d’affitto al momento del rinnovo del contratto. In questo momento di particolare crisi economica, si legge nel testo della mozione, l’emergenza abitativa è uno dei fattori di maggiore e crescente tensione sociale che coinvolge una fetta importante della popolazione. Dalle categorie storicamente a rischio fino a larghi strati di ceto medio, oggi sono molte le famiglie che non riescono più a pagare mutui e affitti". Secondo l'onorevole Ileana Piazzoni, prima firmataria della mozione, "Questa situazione di estremo disagio sociale nasce dal contraddittorio e disorganico susseguirsi di norme che hanno consentito agli enti di praticare vendite e affitti a prezzi maggiorati, assolutamente incuranti delle reali condizioni sociali ed economiche degli inquilini".

La politica ricorda Cerami

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“Un gigante della cultura”, “un protagonista” e “artista che ha rappresentato Roma nel mondo”. Sono queste le reazioni del mondo della politica alla notizia della scomparsa di Vincenzo Cerami, oggi a Roma, dopo una lunga malattia.

MARINO -“Addolorato” si definisce Ignazio Marino, che apprende la notizia mentre viaggia verso Ostia per la conferenza stampa per il contrasto alla criminalità organizzata nella cittadina sul litorale. “Protagonista assoluto della cultura italiana e un artista che ha rappresentato al meglio la nostra città e il nostro Paese nel mondo”, aggiunge il sindaco. “Le sue storie – continua –, anche grazie alla magia del grande schermo, hanno commosso intere generazioni e contribuito ad alimentare una riflessione pubblica mai banale”.

ZINGARETTI - Un gigante per il presidente del consiglio regionale, Daniele Leodori (Pd); mentre il governatore Zingaretti parla di “grave perdita per il mondo della cultura italiana. Con la sua ironia e la sua straordinaria sensibilità ha firmato opere di altissimo valore artistico”. Il segretario regionale dei democratici, Enrico Gasbarra, ricorda invece “il tratto umano, la semplicità e l'umiltà”.

VERDONE - Per l'attore e regista Carlo Verdone il dispiacere più grande è quello di non aver “mai lavorato con lui e me ne dispiace, ma Cerami era un uomo dotato di grande talento, un termometro dei cambiamenti della società”. “Le contraddizioni e la poesia di questa città” sono l'eredità che, per Verdone, Pasolini ha lasciato a Cerami.

BRAY -“Profondo cordoglio” esprime il ministro della Cultura Bray, che definisce Cerami “grande scrittore e sceneggiatore, figura straordinaria per la cultura del nostro Paese, autore di pagine che rimarranno indelebili nella storia del cinema mondiale”. 

Regione, ok al tavolo per la bonifica§delle centrali nucleari nel Lazio

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"Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd) ha approvato all’unanimità una mozione che impegna la giunta 'all’istituzione di un tavolo di confronto, trasparenza e partecipazione sulle attività di messa in sicurezza dei materiali e dei siti nucleari, sull’impiego di sorgenti di radiazione ionizzanti e sul trasporto di materie radioattive fossili'". Lo comunica, in una nota, l'Area Informazione del Consiglio regionale del Lazio.

"La mozione, che riguarda le centrali del Garigliano e di Borgo Sabotino, è stata firmata da Cristiana Avenali, Rosa Giancola, Marta Bonafoni (Per il Lazio) e da Enrico Forte (Pd). Si tratta di siti importanti – si legge nella mozione – 'sotto il profilo ambientale ed è quindi opportuno rendere accessibili e note alla cittadinanza le informazioni sullo stato delle bonifiche, quelle sui tempi di riprocessamento delle scorie, quelle di rientro ai siti di produzione, così come quelle relative ai livelli di contaminazione delle aree di localizzazione degli impianti'.

Il tavolo dovrà riferire sui risultati al consiglio regionale entro il 28 febbraio 2014. L’assessore all’ambiente Fabio Refrigeri ha spiegato di essere d’accordo e di aver già pronta la delibera per istituire il tavolo della trasparenza".

San Lorenzo, 70 anni dopo le bombe§un weekend della memoria

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Il 19 luglio rimarrà per sempre come la data del primo bombardamento subito da Roma da parte degli Alleati. Come noto, il quartiere di San Lorenzo fu quello che ne fece maggiormente le spese: dei 662 bombardieri, dei 268 caccia e delle migliaia di morti e feriti lasciati sul campo in quattro ore si ha ancora un ricordo tangibile in tanti punti dell'area e, a 70 anni esatti dal giorno X, un'iniziativa lunga un weekend vuole riportare alla memoria fatti, persone e testimonianze, attraverso momenti di grande partecipazione e differente natura. Resisti Ricorda Liberaè il nome dell'evento organizzato dalla Libera Repubblica di San Lorenzo con la collaborazione di tante realtà locali e dell’Anpi, proponendo concerti, dibattiti, mostre, proiezioni, pranzi e percorsi nel quartiere, episodi di socialità e di commemorazione.

"RICONNETTERE LA STORIA AL PRESENTE" - Come spiega Sarah Gainsforth, membro della Libera Repubblica di San Lorenzo e organizzatrice dell'evento, "Resisti Ricorda Libera fa parte di un percorso politico che da febbraio, insieme a numerose realtà e ai cittadini, ha posto come obiettivo l'azione dal basso per il bene del quartiere, affrontando i suoi problemi e la sua trasformazione. In un paio di mesi, incontrandoci tra noi nei circoli come 'Libera Repubblica', è nata l'idea e la sua estensione negli spazi, dal Cinema Palazzo all'asilo il Grande Cocomero. Attraverso la cultura e iniziando con le mattonelle artistiche sparse nei punti del quartire, lo sforzo è quello di riconnettere la storia del passato al presente". Da giovedì 18 a sabato 20 luglio il Nuovo Cinema Palazzo sarà il motore degli appuntamenti, insieme a luoghi come Villa Mercede, Esc e Piazza dell'Immacolata.

LE RESISTENZA PER IMMAGINI E NOTE - Il primo capitolo, dedicato alla "resistenza", prevede dibattiti, il documentario di Calopresti Pane pace libertà e tanta musica, con il coro della scuola media G. Belli, i Tangueri popolari ribelli e il concerto con Piero Brega, Giovanna Marini, la Banda della Scuola di Musica Popolare di Testaccio e il Coro Inni e Canti di Lotta. Il 19 luglio sarà il giorno della commemorazione ufficiale, poi il pranzo, video e registrazioni di interviste a partigiani tratte dal libro Scintilla nella Resistenza Romana. Tra le tante inziative ci sono anche la visita guidata nei luoghi della memoria, lo spettacolo musicale con la Banda del Dopolavoro ferroviario, Ancora Bella Ciao, recital di Lucilla Galeazzi e Cristiano Califano e la fiaccolata finale. L'ultima giornata, quella di domenica, prevede itinerari della nuova segnaletica della Libera Repubblica nei luoghi della resistenza, voci narranti, testimonianze orali e la musica della Titubanda, Pino Marino, Emilio Stella, Francesco di Giacomo più altri ospiti a sorpresa. Saranno allestite più mostre fotografiche, con istantanee storiche di San Lorenzo bombardata per le strade del quartiere.

IL CUORE DEL QUARTIERE, 70 ANNI DOPO - Tredici fotografie di scorci della San Lorenzo ripresi da Coni Rosman sono ospitati al Cinema Palazzo, per un progetto aperto che si arricchisce dei contributi di chi voglia partecipare, mentre Forze Resistenti, esposizione che prevede anche una video installazione, avrà il compito di raccontare il legame ancora forte tra i luoghi martoriati di ieri e le realtà liberate dall’odierna cittadinanza, capace di mantenere ancora forte il tessuto sociale e opporsi alla speculazione. Tanta carne al fuoco e in più momenti, coinvolgendo gli abitanti e partendo proprio da loro. "Ogni giorno - spiega Sarah - parliamo con anziani e persone di qui, sono loro le 'voci narranti', che raccontano come hanno vissuto il bombardamento e quello che ne è seguito. Ma l'evento è trasversale e raccoglie tanto entusiasmo: il messaggio è quello di fare le cose insieme, auto-organizzati e auto-finanziati, e senza l'aiuto delle isitituzioni. C'è chi porta le foto, chi organizza l'aperitivo. L'iniziativa parte dal quartiere ed è fatta dal quartiere". Settant'anni dopo San Lorenzo rimette al centro il suo cuore, unendo vecchie e nuove resistenze.


Cgil Fp, "Servizi sociali essenziali a rischio"§L'assessora regionale incontra i comuni

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Servizi sociali essenziali a rischio nei municipi da agosto. A lanciare l'allarme è la Cgil Funzione pubblica in un documento approvato oggi dall'assemblea degli assistenti sociali del Comune di Roma.

I SERVIZI RIDOTTI - "L'incapacità della Giunta Alemanno, i tagli dei Governi Berlusconi e Monti, i tagli non ancora reintegrati dalla Regione Lazio in questi anni - spiega il sindacato - portano alla concreta previsione della riduzione dei servizi essenziali offerti alla città, o addirittura alla loro sospensione". La Fp Cgil denuncia "quanto si sta già verificando, con la riduzione delle ore di assistenza domiciliare per anziani e disabili, la chiusura dei centri diurni per anziani fragili, la carenza di personale di oltre il 50%, la riduzione dell'assistenza scolastica a minori disabili e quella residenziale per minori in difficoltà".

L'APPELLO ALLA GIUNTA MARINO - Per questo la Cgil chiede alla Giunta Marino "discontinuità con il passato attraverso un forte impegno per un nuovo welfare della città che abbia al centro il ruolo strategico del settore dei Servizi sociali, riconoscendo il valore del ruolo degli assistenti sociali e della necessità di individuare percorsi di stabilizzazione dei precari. Il documento approvato dall'assemblea si conclude con 10 punti con i quali aprire un confronto urgente con la nuova amministrazione a tutti i livelli, per rilanciare e sostenere i Servizi Sociali di Roma Capitale"

LA REGIONE - Intanto sul fronte regionale l'assessora alle Politiche sociali Rita Visini incontrerà i sindaci e gli assessori ai servizi sociali dei Comuni del Lazio. Si parte da Rieti domani alle 15.30 nella sala consiliare del Palazzo della Provincia. Con gli amministratori locali Visini si confronterà sulla programmazione degli interventi, sulla gestione dei piani sociali di zona e avvierà il confronto sul percorso che entro la fine dell’anno porterà all’approvazione della legge-quadro regionale sulle politiche sociali. All’incontro con i Comuni della provincia di Rieti seguiranno quelli a Latina (martedì 23 luglio), Frosinone (giovedì 25) e Viterbo (martedì 30), mentre ai primi di settembre si terranno gli ultimi due appuntamenti destinati rispettivamente a Roma Capitale, con i suoi 15 municipi e ai Comuni del resto della provincia.

"Dal mio insediamento ho ricevuto numerose richieste di incontro da parte degli amministratori locali - spiega l’assessora, che il 25 giugno scorso aveva già incontrato a Roma i Comuni capofila dei distretti socio-assistenziali per presentare le linee guida per i Piani di zona 2013 - Sindaci e assessori in questo momento sono in trincea per garantire i servizi essenziali e parlando con molti di loro ho percepito la paura di rimanere tagliati fuori dall’agenda dell’assessorato regionale. Con questi incontri sul territorio voglio che sia chiaro che non vogliamo lasciare indietro nessuno, ogni comunità del Lazio, anche la più piccola o la più periferica, ciascuna, con le proprie esigenze, ha diritto di trovare spazio nell’agenda politica dell’assessorato".

"METTERE IN MOTO SISTEMA VIRTUOSO" - Per Visini l’obiettivo principale degli incontri con i Comuni è quello di “mettere in moto un sistema virtuoso e trasparente, nel quale siano chiare le linee politiche del governo della Regione e le modalità di partecipazione dei territori. In un quadro di contrazione delle risorse finanziarie a nostra disposizione c’è necessità di lavorare meglio sulla programmazione a partire dai bisogni reali delle persone: solo così potremo evitare il rischio dei tagli lineari ai servizi e investire invece sulla continuità degli interventi, cancellando sprechi e contributi a pioggia che non producono il minimo effetto positivo nel medio-lungo periodo”. “Questo lavoro – conclude Visini – possiamo farlo solo con il coinvolgimento fattivo degli amministratori locali”.

"Sì" della Regione ai giovani agricoltori§Ricci: "Affideremo le terre pubbliche"

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“La Regione Lazio sta lavorando al censimento delle terre agricole di proprietà pubblica e di Arsial, con l’obiettivo di individuare le disponibilità a favore dei giovani imprenditori. Nelle prossime settimane valuteremo una prima lista di beni che potranno essere affidati, attraverso strumenti di assegnazione pubblica e sulla base di progetti mirati e qualificati”. Lo ha detto l’assessora all’Agricoltura, Sonia Ricci, all’incontro che si è svolto presso la Regione Lazio insieme al commissario di Arsial, Antonio Rosati, e il Coordinamento Romano per l’Accesso alla Terra e per la Salvaguardia dell’Agro Romano.

"RILANCEREMO L'AGRICOLTURA" -“L’assegnazione di terre pubbliche ai giovani imprenditori e cooperative agricole, ai nuovi agricoltori e alle imprese qualificate del settore - ha aggiunto l’assessora Ricci - è una delle priorità del programma dell’Amministrazione Zingaretti. Siamo convinti che per rilanciare l’agricoltura e dare opportunità di lavoro e reddito, bisogna partire dalla terra e lavorare per un nuovo modello di sviluppo che valorizzi anche la multifunzionalità del settore e le risorse dei nostri territori”.

"SEMPRE MENO SPAZIO ALLA CEMENTIFICAZIONE" - “Anche la futura Programmazione per lo Sviluppo Rurale 2014-2020 sarà incentrata su una maggiore incisività delle misure dedicate alle start up dei giovani imprenditori, che saranno accompagnate dalla facilitazione per l’accesso al credito. Vogliamo lavorare in stretta collaborazione con il Consiglio regionale, valutando le proposte di legge su tali tematiche, e porteremo avanti insieme al Comune di Roma il progetto sul recupero delle terre pubbliche affinché – conclude - anche nella città ci sia più spazio per le coltivazioni, gli agrinido, l’agricoltura sociale, gli orti urbani, gli agriturismi, e sempre meno spazio alla cementificazione”.

COORDINAMENTO ROMANO PER L'ACCESSO ALLA TERRA - "Anche nel corso di quest’incontro, così come nei precedenti con il Sindaco di Roma Marino e gli Assessori al Patrimonio Nieri e all’Urbanistica Caudo, abbiamo constatato, con soddisfazione,  la comune convinzione che l’agricoltura sia considerata settore strategico per lo sviluppo economico, l’occupazione, la tutela dell’ambiente e i servizi alle città e una profonda condivisione delle questioni che il Coordinamento ha posto all’attenzione degli interlocutori istituzionali, in particolare per quanto riguarda". Così in una nota il Coordinamento romano per l'accesso alla terra che esplicita le sue richieste: "Stop al consumo di suolo agricolo; no alla vendita del patrimonio agricolo pubblico; accesso diretto e completo ai dati sul patrimonio rurale con relative infrastrutture di proprietà pubblica, aggiornati con le informazioni sull'attuale uso degli immobili di proprietà comunale; censimento e individuazione di aree immediatamente disponibili e fruibili; definizione concordata dei requisiti e dei bandi pubblici per accedere alla concessione delle terre ai fini di agricoltura multifunzionale".

"Il Coordinamento ha rappresentato l'urgenza di dare risposte immediate ai nuovi agricoltori ma anche a quelli che chiedono di accedere alle terre pubbliche per ampliare le proprie aziende e renderle così economicamente più sostenibili - prosegue la nota - crediamo che sia interesse di tutti mettere finalmente in produzione un patrimonio pubblico di così grande valore lasciato da anni in stato di abbandono, troppo spesso consegnato alla speculazione edilizia o al degrado. Nell’incontro di ieri sono stati quindi esaminati i percorsi legislativi e tecnico amministrativi utili a raggiungere risultati immediati e di programmazione di medio periodo, per la creazione di aziende agricole e di agricoltura multifunzionale, con modalità trasparenti di assegnazione delle terre pubbliche, prevedendo inoltre l’accesso a forme di  credito agevolato e alla formazione e riqualificazione professionale". "Nel corso dell’incontro inoltre il Coordinamento ha rappresentato all’assessora Ricci la necessità di provvedere, da parte della Regione Lazio, alla mappatura delle zone a rischio cambiamento climatico, secondo le indicazioni della Comunità Europea, e alle conseguenti azioni di prevenzione dei danni e adeguata programmazione di lungo periodo. L’incontro di ieri come quelli con il Comune di Roma proseguono con l’immediata apertura di tavoli tecnici" conclude il Coordinamento.

Terremoto in zona Cassino§Scossa di magnitudo 2.4

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Un terremoto di magnitudo (Ml) 2.4 è avvenuto alle ore 19:50 ed è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv nel distretto sismico zona Cassino. La scossa è avvenuta ad una profondità di 10.5 km.

Tra i comuni entro i 10 km dall'epicentro Aquino, Atina, Belmonte Castello, Casalattico, Casalvieri, Cassino, Castrocielo, Colle San Magno, Piedimonte San Germano, Roccasecca, Terelle e Villa Santa Lucia, tutti in provincia di Frosinone.

Scontro tra auto sulla Casilina

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Scontro tra due autovetture in via Casilina nell'intersezione con via Torraccio di Torrenova.

Traffico rallentato con code tra via di Tor Bella Monaca e via del Torraccio di Torrenova in direzione Roma Incidente. Nessun ferito grave.

Rifiuti, "Alla Pisana sinistra spaccata"§Pd: "Mozione M5s era sbagliata"

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Il tema è quello dei rifiuti. La mozione arriva dai Cinquestelle. Che da due sedute chiedono al consiglio regionale di votare il “non utilizzo in tutti gli impianti del Lazio del cdr o css (combustibili derivato dai rifiuti o solido scondario, ndr) per la combustione”. La maggioranza che sostiene il governatore Zingaretti, grida il centrodestra, “si spacca”. E, sotto il fuoco incrociato di M5S e centrodestra, si difende: “Il provvedimento è sbagliato nel metodo”, scrivono il capogruppo democratico Marco Vincenzi e il reggente del Pd Roma Eugenio Patanè.

La questione, definita “centrale” dai due, aveva già dato il la alla rivolta dell'aula nella seduta del 10 luglio scorso, quando l'assemblea era stata sospesa e rinviata a oggi per l'assenza della giunta. A staccarsi dal resto del gruppo, votando a favore della mozione, sono in due: Cristiana Avenali (Per il Lazio) e Gino De Paolis (Sel). E il Pdl va all'attacco. “È bastata una mozione e vanno al tappeto”, dichiara il capogruppo Luca Gramazio.

IL PDL: “SIPARIETTO E SPACCATURA” -“Da due sedute l'assemblea è bloccata su un provvedimento di indirizzo”, la stoccata è di Antonello Aurigemma. Il consigliere pidiellino parla di “siparietto” e “spaccatura”. Poi l'invito: “Zingaretti venga in aula ad illustrare le linee guida sui rifiuti e a dimostrare che c'è ancora una maggioranza che lo sostiene”. Commento duro anche da suo collega di partito Pino Cangemi. L'ex assessore, nell'era-Polverini, parla di “livello di improvvisazione incredibile”.

NELLA MOZIONE UN ERRORE TECNICO” - La difesa è affidata a una nota congiunta. La firma è di Vincenzi e Patanè. Per il capogruppo regionale e il presidente della commissione Ambiente l'errore era puramente tecnico. “Nella loro mozione il M5S – si legge nel comunicato - accomunavano il cdr e il css, quando invece sono diversi: il primo classificato come rifiuto, il secondo declassato”.

Ecco perché, secondo i due democratici, si tratta di un errore tecnico in contrasto con l'obiettivo di “differenziare i rifiuti per poter arrivare ad uno smaltimento a più basso impatto inquinante possibile”. Senza dimenticare “la necessità di tutelare e salvaguardare territori già pesantemente condizionati da strutture a forte impatto ambientale, come Civitavecchia e Guidonia Montecelio, evitando il conferimento aggiuntivo negli impianti industriali”.

E' STATA BOCCIATA A LARGA MAGGIORANZA” - Sui “dissidenti” del centrosinistra, la risposta è secca: “La mozione è stata bocciata a larga maggioranza”. Perché il “voto difforme di due componenti non è una spaccatura: è francamente un'esagerazione che non risponde alla realtà”. Il consiglio straordinario, richiesto dall'opposizione, non ci sarà. “Andremo avanti in modo ordinario”, fanno sapere i democratici.

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