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Arrestato il fratello di un uomo di Alemanno§era suo l'arsenale di armi all'Alessandrino

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Il 18 dicembre del 2011 nel quartiere Alessandrino, alla periferia est di Roma, i carabinieri trovano in un garage una vera e propria Santa Barbara: tre pistole semiautomatiche Beretta, dieci altre pistole semiautomatiche, quattro fucili da guerra, una mitraglietta, migliaia di munizioni, giubbotti antiproiettile, passamontagna, uniformi di polizia e carabinieri. Molte della armi hanno matricola abrasa e nel garage gli uomini dell'arma trovano anche moto e macchine rubate, allo scopo presumibilmente, di compiere rapine.

ARRESTATO IL FRATELLO DI UN FEDELISSIMO DI ALEMANNO - Oggi per quell'arsenale è stato arrestato Fabio Giannotta, fratello del fedelissimo di Alemanno, Mirco, a capo dell'ufficio responsabile del decoro urbano e figlio di Carlo Giannotta, responsabile dell'ex sede dell'Msi di Acca Larentia e accusato di aver gambizzato, lo scorso gennaio, l'ex Nar assunto all'Atac Francesco Bianco. Sullo sfondo dell'agguato per gli investigatori uno scontro di vedute sulla commemorazione dell'assassinio di tre giovani missini proprio fuori la sede di Acca Larentia e sulla gestione della sede, tra gli indagati anche Fabio Giannotta. Entrambi i fratelli, proprio come il padre, non hanno mai nascosto la loro fede politica di estrema destra.
 
 CHI E’ FABIO GIANNOTTA - Fabio Giannotta non è nuovo alle inchieste giudiziarie, nel 2005 patteggia una condanna per una serie di rapine a banche e gioiellerie, proprio come fa il fratello Mirco, e nel 2008 è coinvolto nella spettacolare rapina in cui la vetrina di Bulgari di via dei Condotti viene colpita con un carroattrezzi. Secondo gli inquirenti era lui il 'proprietario' dell'arsenale che i complici, precedentemente individuati, avevano il compito di 'gestire' in cambio di un compenso.

OMICIDIO ZUIN - Alcune delle pistole, secondo le verifiche delle forze dell'ordine, sarebbero state estorte alle guardie giurate nel corso di alcune rapine, e una delle armi sarebbe quella che ha ucciso Emiliano Zuin nel 2008, omicidio maturato nell'ambiente della criminalità romana.
 
 MALAVITA ED ESTREMA DESTRA - Se Fabio Giannotta utilizzasse le armi solo per lavori 'in proprio', o se fossero anche 'affittate' ad altri esponenti criminali della città non risulta dalle indagini ancora chiaro. Quello che salta agli occhi è invece l'intreccio tra malavita, ambienti vicini all'estrema destra e alcuni gravi episodi criminali che hanno segnato gli ultimi anni a Roma. Un'ombra che arriva fino a Palazzo Senatorio.


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