Codici impugna dinanzia al Tar l’ordinanza con cui il Commissario Goffredo Sottile dispone la realizzazione della discarica a Monti dell’Ortaccio come sito temporaneo e indice la conferenza di servizio, prevedendo l’esclusiva partecipazione delle amministrazioni competenti, limitando così l’intervento delle rappresentanze della società civile.
"L'ORDINANZA ILLEGITTIMA" - L’ordinanza posta in essere dal commissario è illegittima per diversi motivi, tra questi: le modalità di gestione dell’emergenza rifiuti tramite conferimento di incarico diretto, difatti sulla gestione dell’eventuale futura discarica dovrebbe essere indetta una gara di appalto europea. Di conseguenza forti sono le perplessità relative la scelta di delegare la gestione della discarica alla Co.la.ri senza che venga incardinata la procedura di occupazione di urgenza ed espropriazione delle aree necessarie. In questo modo si eludono, contro ogni principio di trasparenza, controlli indispensabili alla tutela della salute pubblica. Inoltre, la scelta del Commissario potrebbe potenzialmente arrecare un grave danno erariale dovuto a valutazioni poco corrette.
L'IMPATTO AMBIENTALE - Una eventuale discarica su Monti dell’Ortaccio avrebbe un impatto ambientale negativo secondo l'associazione. Nel progetto, infatti, non sono previste: Le opportune misure di prevenzione dell’inquinamento secondo il principio delle migliori tecniche disponibili; le misure da adottare per la prevenzione di incidenti e limitarne le conseguenze; Infine, la costruzione non è in linea con le norme anti-sismiche e da dissesto idrogeologico.
“Invece, di 'cambiare registro' dinanzi ad una gestione fallimentare dei rifiuti nella Regione Lazio - commenta il Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli - il provvedimento in oggetto non fa altro che perpetrarla con le medesime modalità e con i medesimi futuri devastanti effetti sull’ambiente e sulla salute collettiva”.