I NUMERI DELLA CRISI ITALIANA - Ecco in cifre i quattro anni di crisi che hanno sconvolto il sistema produttivo Italiano
4 miliardi di ore di cassa integrazione dal 2008 ad oggi. Dall’inizio della fase peggiore della crisi, la richiesta di CIG è aumentata a oltre il 300% sul 2008, anche in presenza di una riduzione occupazionale con quasi mezzo milione di posti di lavoro persi.
Nel quinquennio alle ore di CIG ha corrisposto una mancata produzione per oltre 450.000 lavoratori, costantemente a zero ore dal 2009 fino ad oggi. 500 mila lavoratori inattivi ogni anno. E' stato boom della cassa integrazione.
Particolarmente colpiti dalla crisi sono stati i settori industriali che hanno registrato l'aumento più consistente di Cassa integrazione lpari al +281,22% sul 2008 oltre ad un calo occupazionale del 6,18% sul 2008. Sono state richieste per ogni lavoratore centinaia di ore di CIG. Nel settore industriale si è passati dalle 36 ore per addetto del 2008 alle 15 del 2011 (+319,44%). È come dire, che ogni addetto del settore industriale ha lavorato un mese in meno per ogni anno, dal 2009 fino ad oggi. Il tutto si somma ad un crollo degli investimenti pari al 17%.
LE PROPOSTE DELLA CGIL - Quella di sabato 20 ottobre non sarà dunque solo una manifestazione di protesta.
Il sindacato di Corso Italia vuole piuttosto riportare all'attenzione del Paese e della politica le priorità su cui è necessario intervenire per cambiare da subito l'agenda Monti e comunque mettere le basi per una nuova politica industriale ed economica.
1) Una politica industriale volta ad assicurare un futuro di innovazione all'industria e ai servizi assicurando gli investimenti necessari
2) La detassazione della tredicesima mensilità per sostenere i consumi delle famiglie
3) Proroga di almeno un anno dell'attuale sistema degli ammortizzatori sociali
4) Rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e particolare attenzione in tema di ammortizzatori ai precari
5) Soluzione strutturale per tutti i lavoratori esodati e un uguale sistema di pensionamento per lavoratori pubblici e privati in esubero
6) Intervento straordinario per favorire l'occupazione giovanile e femminile
7) Allentamento del Patto di stabilità per consentire ai Comuni di dare corso alle opere infrastrutturali finanziabili