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Umberto I, muore per un'infezione§107 indagati tra medici e personale

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E' giallo al Policlinico Umberto I dove una donna  ricoverata lo scorso luglio per un' operazione, sarebbe morta per un'infezione, dopo mesi di calvario, lo scorso 7 ottobre. Ad accertare la verità sulla causa del suo decesso, sarà ora la Procura, che ha già aperto un'indagine (n.12/50644), condotta dal sostituto procuratore Michele Nardi, che, al momento, riferiscono fonti accreditate, vedrebbe indagato il personale sanitario, circa 107 persone fra medici e infermieri dei reparti in cui la donna ha transitato in due mesi di degenza. 

Secondo le prime ricostruzioni della vicenda, Marchelletta Ascenza, di anni 48, era stata ricoverata lo scorso 27 luglio 2012, presso il Policlinico, per essere sottoposta ad intervento chirurgico alla testa, per un tumore alla meninge. La delicata operazione è stata eseguita il 2 agosto e dopo il normale decorso operatorio, la donna è stata trasferita al reparto ordinario il 10 agosto. Tuttavia, in seguito a complicazioni, la donna veniva di nuovo ricoverata in terapia intensiva per una setticemia causata forse da un'infezione dal germe della Klebsiella, e nonostante una decina di interventi, è morta lo scorso 7 ottobre.

Ad avviare il procedimento giudiziario è stata la denuncia del marito della donna, Dante Cestarelli, originario di Nettuno. Contattato dalla redazione di Paese Sera,  per ora preferisce non parlare, anche se, fa sapere,  è chiara e ferma “la volontà di fare piena luce sull'accaduto”. Decisivo sarà, da questo punto di vista,  l'esito dell'autopsia svolta dal prof. Giulio Sacchetti presso l'istituto di medicina legale di Tor Vergata lo scorso 18  ottobre.

Aspettando l'esito della consulenza giudiziaria, oltre ai famigliari, a chiedere chiarezza e la massima trasparenza sulle indagini è anche il sindacato degli infermieri Nursind, che, attraverso una nota del segretario provinciale Davide Leso, esprime piena fiducia nella magistratura, “auspicando che la verità di questa vicenda esca alla luce quanto prima, al fine di consentire agli infermieri coinvolti di uscire a testa alta da questa inchiesta e ai familiari della signora di trovare conforto nell'accertamento dei fatti così come sono realmente accaduti”. Gli infermieri, iscritti sul registro degli indagati, sono stati accusati di omicidio colposo, secondo l'art. 589 del codice penale. Un capo d'accusa eccessivamente severo, secondo l'avvocato Massimiliano Lanari, che difende 13 degli infermieri coinvolti. “Gli infermieri non agiscono di testa propria nella cura dei pazienti, ma eseguono gli ordini impartiti dai medici”.


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