"Sono dieci mesi che la capitale aspetta la manovra di bilancio 2012 ma la maggioranza, ormai a corto di numeri, è impantanata" dice il capogruppo Pd in Campidoglio Umberto Marroni. Perché anche ieri i lavori in Aula sono stati sospesi, e la scandenza per l'approvazione (31 ottobre) è ormai alle porte.
MARRONI (PD): AD ALEMANNO INTERESSA IL PARLAMENTO - "A ciò si unisce l'incertezza sul futuro del comune visto che ci sono continue indiscrezioni su un'exit strategy di Alemanno ormai impegnato a portare avanti una sua possibile candidatura a livello nazionale invece di governare Roma - aggiunge Marroni - a questo punto è meglio che il sindaco Alemanno si dimetta, mostrando responsabilità ed evitando questa dannosa agonia per Roma".
SMEDILE (UDC): NO A SALVA-ALEMANNO - Senza l'opposizione, il bilancio non può esserci. Come spiega Francesco Smedile, consigliere Udc e presidente della commissione Riforme Istituzionali: "Numeri alla mano è evidente, Alemanno sul bilancio può essere salvato solo dal soccorso politico dei consiglieri di opposizione che consentiranno al sindaco uscente e un centrodestra in totale disfacimento di votare la delibera - spiega - sarò in aula non solo ad esprimere il mio voto contrario ma a contare le presenze dei consiglieri di maggioranza. Non è ammissibile che debbano essere le opposizioni a poter garantire il numero legale invece di una maggioranza che non riesce a tenere in Aula neanche 30 consiglieri. Vedremo chi ci sarà". "Voteremo un bilancio 2012 - prosegue Smedile - che oramai, dopo aver approvato l'unica delibera utile ossia quella sul patrimonio, si è ridotto ad un semplice assestamento di fine anno. E del bilancio 2013, da approvare entro due mesi, neanche se ne parla. Sono veramente curioso di sapere dopo il 31 ottobre cosa accadrà in Assemblea Capitolina e di che cosa ci occuperemo. Probabilmente staremo in Aula Giulio Cesare a fare sedute finte e a girarci i pollici come sta accadendo in questi ultimi mesi". "Spieghi quindi il Pd, oramai concentrato solo su date delle elezioni e candidature alle primarie - conclude Smedile - che non intende affatto lasciare campo libero ad Alemanno consentendo l'approvazione del bilancio, ma quale percorso intende portare avanti in assemblea capitolina come opposizione visto che non si potrà certo fare affidamento su una maggioranza preoccupata oramai dalla sua dissoluzione politica".
ALEMANNO: E' L'OPPOSIZIONE CHE PARALIZZA LA CITTA' - Non si fa attendere la risposta del sindaco Alemanno: "È vergognoso il rovesciamento della verità che il capogruppo del Partito Democratico, Umberto Marroni, cerca di realizzare sul bilancio di Roma Capitale - dice - è l’opposizione del Pd che da mesi sta tenendo prigioniera la città con un ostruzionismo ormai privo di qualsiasi motivazione politica o programmatica. Decine di migliaia di emendamenti e ordini del giorno paralizzano per pura strumentalità politica una città che ha un urgente bisogno di approvare il bilancio". "Prima era l’Acea, poi la costituzione della holding, oggi non c’è nessuna motivazione per questo ostruzionismo - prosegue il sindaco - invito quindi, l’opposizione a un comportamento più responsabile che permetta alla maggioranza di approvare il bilancio nonostante tutti i limiti posti oggi dal regolamento comunale al reale potere decisionale di chi legittimamente governa la nostra amministrazione. La città di Roma è stanca di essere paralizzata da una opposizione che ha in mente soltanto il suo sogno improbabile di ritornare rapidamente al potere".