E’ un qualsiasi giorno di ottobre quando Yael entra come sempre in classe. Oggi, però, non si sente bene. Ha un forte mal di testa. E’ a disagio. Esce dall’aula. Prova a mangiare qualcosa. Ma nulla. Il dolore resta. Eppure decide di rientrare in classe. Yael prova a seguire. Non riesce. Non è attenta alla lezione. La docente lo nota. Forse pensa sia distratta da altro. La guarda. E con una frase lapidaria la riprende: 'Se tu fossi stata in un campo di concentramento, avresti ascoltato'. E' accaduto al liceo artistico Caravillani come racconta il portale romaebraica.it. Yael resta di stucco. La classe anche. I suoi compagni sono prima sbigottiti, poi si stringono intorno all’amica. Attaccano la professoressa, le dicono che è razzista. Protestano. Alcuni, in tre, decidono che d’ora in avanti non avrebbero più seguito le sue lezioni.
LA VISITA AL MUSEO EBRAICO - Ieri, si legge sul sito, "il quarto F del liceo artistico Caravillani è stato in visita al Museo Ebraico della Cer. Una visita speciale, accompagnata del presidente Riccardo Pacifici che ha voluto guardare in faccia quei giovani che pochi mesi fa avevano dimostrato di voler combattere contro l’antisemitismo, contro l’indifferenza, contro una professoressa che sfacciatamente, di fronte a una classe intera, aveva dimostrato tutta la sua intolleranza nei confronti di una giovane ebrea di quella scuola".
IL PRESIDENTE DELLA COMUNITA' EBRAICA - Pacifici ha voluto organizzare la visita della scuola al Museo, con gli alunni accompagnati dalla preside Anna Maria Trapani - continua il portale - Il presidente, a metà percorso, ha riunito i ragazzi nel Tempio Spagnolo per ringraziarli. “Sono commosso di fronte all’appoggio che avete dato alla vostra compagna – ha confessato Pacifici -. Mi capita spesso di andare nelle scuole per parlare di Shoah, per ricordare l’importanza della tolleranza nei confronti del prossimo. Ma mai mi era capitato di assistere a un fatto simile. In un periodo di crescente intolleranza antisemita, xenofoba e razzista, un episodio del genere dovrebbe essere premiato. Lo vorrei segnalare, quindi, alla Presidenza della Repubblica affinché tutti voi abbiate il dovuto riconoscimento, affinché la cittadinanza riconosco quali sono gli esempi positivi. E’ facile parlare e portare sulle cronache dei giornali fatti negativi, stavolta dobbiamo dobbiamo dare voce a ciò che di buono c’è stato in questo vostro gesto che noi, come ebrei romani, non dimenticheremo”. Una scuola così, continua Pacifici, “sa rispondere a quelli che, come la Finelli, si vantano di aver fatto piangere un’alunna e si dicono non razzisti, ma preoccupati di un’Italia che dà troppo spazio ai figli di immigrati”. Come ulteriore ringraziamento il Presidente, d’accordo con la responsabile della comunicazione del Museo Ebraico, Irit Levi, ha invitato gli studenti del liceo artistico a sfruttare la raccolta di tessuti più vasta d’Europa custodita tra le mura del Tempio. “Bisogna assolutamente premiare chi ha capito che migliorare la nostra società civile, significa – conclude Pacifici – mettere da parte ignoranza e omertà”.
VOLANTINAGGIO AL TASSO - Non è un episodio isolato. “Stamattina davanti al liceo Tasso esponenti di Forza Nuova e Lotta studentesca - denuncia Elena Improta, vice presidente dell'Anpi di Roma e Lazio - hanno distribuito volantini che riproducono il simbolo di Terza Posizione con la runa Wolfsangel nazista, fuorilegge dal settembre 1980. Assieme al volantinaggio è apparsa una svastica sui muri della scuola”. Un atto gravissimo, secondo Improta, "soprattutto davanti a una scuola, che è luogo di educazione e formazione come volantinare in pubblico con il simbolo delle Brigate Rosse”. “Chiediamo alle forze politiche e sociali di intervenire e siamo a disposizione delle Forze dell'Ordine al fine di arginare questa pericolosa deriva”, ha concluso.
SCRITTE CONTRO IL PAPA - E sempre oggi altre due scritte, questa volta contro il Papa, sono apparse in via Tuscolana. "Condanno nella maniera più forte il volantinaggio davanti al liceo ‘Tasso’ - ha dichiarato il sindaco Alemanno - così come condanno con altrettanto vigore la mano scriteriata che ha imbrattato i muri dell’istituto. Scritte, simboli e anche il volantinaggio sono idiote provocazioni nonché atti gravissimi, oltraggiosi e offensivi per tutta la città. Una squadra del decoro urbano è già intervenuta sui muri perimetrali della scuola mentre un’altra è impegnata in via Tuscolana a cancellare la scritta ingiuriosa nei confronti di Papa Francesco".