Lo Tsunami tour non si ferma. E oggi sono stati occupati altri 9 (e non 13 come scritto in precedenza) stabili in giro per la città. A Ponte di Nona occupate le case sfitte di Caltagirone e a Garbatella una ex Asl dismessa in piazza Attilio Percile. Due occupazioni sulla Tiburtina in proprietà dell'Atac. A San Basilio occupato uno stabile di proprietà del fondo immobiliare del Banca Popolare di Milano, mentre in XI municipio occupati i locali appartenenti prima dell'assessorato alla Casa della Regione Lazio, ora sul mercato con un fondo immobiliare con sede a Lussemburgo. Sull'Appia lo stabile invaso da famiglie in emergenza abitativa è di proprietà dei Cavalieri dell'Ordine di Malta. In via Antonio Musa è nato lo studentato occupato Degage. A CasalBertone gli studenti universitari di MushRoom Project hanno occupato simbolicamente uno studentato vuoto. L'iniziativa dei movimenti per il diritto all'abitare (Action, Bpm, Coordinamento lotta casa e Comitato obiettivo casa) è partita giorni fa con l'occupazione simbolica di terreni sui quali è previsto il raddoppio della cubatura della centralità di Romanina.
IL CORTEO - Martedì 9 Aprile i manifestanti si muoveranno in corteo fin sotto le finestre della presidenza della Regione Lazio per chiedere a gran voce il blocco generalizzato degli sfratti e degli sgomberi e la realizzazione immediata di un Piano straordinario contro l'emergenza abitativa. "Speculatori immobiliari e costruttori - si legge sul volantino di Action - dopo aver smantellato il diritto alla casa per arricchirsi con la cementificazione di ettari ed ettari suolo, pretenderebbero che l'unico patrimonio abitativo esistente resti vuoto piuttosto che soddisfare il bisogno comunale di alloggi sociali. E' veramente troppo". L'idea è quella di recuperare il patrimonio che "il più delle volte è stato realizzato con finanziamenti pubblici". Già il 6 dicembre i movimenti avevano attraversato la città occupando 9 stabili vuoti. "Ormai è evidente che da questa classe politica subalterna agli interessi finanziari, banche e grandi proprietà non possiamo aspettarci nulla - continuano i manifestanti - la svolta di governo di cui Roma ha bisogno avverrà solo se saremo noi a forzarla con la conquista dei nostri diritti".
A PONTE DI NONA ARRIVA L'AVVOCATO DI CALTAGIRONE - Prosegue l'occupazione di Ponte di Nona in via Valentino Cerruti 49, dove una palazzina di 4 piani, ultimata nel 2010 e mai abitata, è stata occupata dagli attivisti di Action al grido di "Riprendiamoci la città". Presente anche il consigliere comunale Andrea Alzetta. Sul posto ci sono diversi funzionari di polizia del commissariato Casilino e della Digos, oltre a due volanti della polizia municipale. Le 4 volanti di polizia giunte su chiamata dei residenti limitrofi al momento sono andate via. L' avvocato del costruttore Caltagirone, proprietario dell'immobile, ha provato una infruttuosa quanto maldestra mediazione avvicinandosi agli occupanti. " Vai via non parliamo con i servi dei servi dei servi. Parleremo martedì con Zingaretti, giorno di chiusura dello Tsunami tour".
LE REAZIONI - "Presenteremo un atto per il riutilizzo di scuole e immobili abbandonati attraverso l’autorecupero per farne case e spazi sociali e culturali. Roma ha già concesso troppo alla rendita e alla speculazione edilizia, bisogna recuperare il patrimonio immobiliare esistente e destinarlo alle famiglie che vivono il dramma dell’emergenza abitativa" dichiara Gianluca Peciola, candidato Sel al consiglio comunale. "Mentre si continuano a favorire nuove cementificazioni - dice Luigi Nieri (Sel) - sempre più famiglie perdono la casa, vengono sfrattate o non possono più permettersi un alloggio. A ciò si aggiungono episodi inaccettabili come gli aumenti incredibili, gli sfratti e le vendite scellerate delle case del patrimoio degli Enti pubblici. Alemanno in questi anni non ha fatto nulla per affrontare l'emergenza abitativa ma, al contrario, si è prodigato in ogni modo per favorire gli interessi dei costruttori e dei soliti noti. In questi mesi abbiamo più volte chiesto a tutti i livelli istituzionali di sostenere e promuovere una moratoria degli sfratti e degli aumenti degli affitti. Nulla è stato fatto. Siamo dunque al fianco dei movimenti per l'abitare e ritengo che il diritto alla casa deve essere ai primi posti nell'agenda della prossima consiliatura comunale". “Il centrosinistra che domani fa le primarie è l'unica speranza di ripresa per la città, ma deve saper ascoltare le sofferenze crescenti e metterle al centro del proprio progetto politico" dice Andrea Catarci, presidente dell'ex XI municipio.
Il sindaco Alemanno, invece, parla di occupazioni "vergognose": "Oggi i movimenti hanno messo in scena le primarie dell’illegalità: un modo assolutamente sbagliato e intollerabile di attirare l’attenzione sull’emergenza casa. Ho chiamato il questore e la settimana prossima lo incontrerò insieme al prefetto per cercare una soluzione a questo problema, ma sempre e comunque nel rispetto delle regole. Bisogna mettere a disposizione tutte le case sfitte ai più bisognosi, ma senza uscire mai dal solco della legalità" dice il sindaco. Sono "episodi gravi" e squisitamente "elettorali" secondo i consiglieri Pdl di Roma Capitale Federico Guidi e Lavinia Mennuni. Occupazioni che la dicono "lunga sulla civiltà e sulla sensibilità di molti coloro che si rendono protagonisti di questi fatti. Ovviamente le valutazioni sullo sgombero di detti immobili è rimessa alle decisioni di Prefetto e Questore a cui Roma Capitale, come sempre, darà il massimo sostegno" dichiara il delegato del sindaco Alemanno alle Politiche della Sicurezza Urbana Giorgio Ciardi.